Ospitalità sfollati terremoto. Federlaberghi-Confcommercio: “ Vanno definiti i tempi per il pagamento delle fatture”

LeardiniBertolaso_e_GiovannelliTeramo. Ritardi nel pagamento dell’ospitalità degli sfollati aquilani, alloggiati nelle strutture ricettive della costa e dell’entroterra. Non cavalcano la polemica politica, tornata a levarsi alta negli ultimi giorni, ma gli albergatori abruzzesi (e della costa teramana soprattutto) chiedono alla Regione di accelerare i tempi per saldare le fatture relative all’ospitalità garantita agli sfollati. In una fase molto delicata per l’economia, e in particolare quella turistica, gli albergatori del litorale hanno chiesto un incontro con il Governatore della Regione (nonché commissario della ricostruzione) Gianni Chiodi e con gli assessori Mauro Di Dalmazio (turismo) e Daniela Stati (protezione civile) in modo da individuare soluzioni tecniche capaci di accelerare i tempi per il pagamento delle fatture (fino ad ora gli albergatori sono stati saldati, per il lavoro svolto, fino ad agosto 2009, e hanno fruito di acconto fino a novembre 2009), e per tranquillizzare gli associati. La categoria non usa toni perentori, preferisce il dialogo rispetto alle strumentalizzazioni politiche, anche se sulla vicenda, anche in relazione a quelle che sono le difficoltà economiche, chiedono precise scadenze. “Gli operatori del settore ricettivo sia della costa che dell’interno”, sottolinea Giammarco Giovannelli, presidente provinciale di Federalberghi-Confcommercio, “che hanno ospitato, ed in parte ospitano ancora gli sfollati aquilani, versano oggi in grave difficoltà economica a causa dei ritardi nel pagamento delle fatture rimesse alla Regione Abruzzo. Di sicuro non ci sentiamo di definire la Protezione Civile come un debitore insolvente, ed anzi non possiamo che lodarne l’impegno e la dedizione. Nel nostro piccolo abbiamo garantito un impegno significativo, mettendo a disposizione posti letto e ristorazione e da parte degli associati, crediamo, sia legittimo conoscere tempi e modalità di liquidazione delle fatture per il lavoro svolto, anche alla luce di quelle che sono le difficoltà economiche del momento”.

 

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