Giulianova. Viale Orsini nord a Giulianova, da via Gasbarrini fino al centro degli anziani, ormai da mesi e mesi invaso da deiezioni canine.
Lo ha dichiarato il presidente di Unica Beach, Giusy Branella, che afferma di averle segnalate più volte “da più di un anno, all’assessore Ruffini”, ma “la via continua ad essere sporca dei suddetti escrementi. Stavolta la segnalazione in merito a questa problematica è esposta dalla sottoscritta, proprietaria di cani, e rappresentante di quella fetta di popolazione che, volente o nolente, costituisce circa il 50% dei cittadini. Persone che posseggono un cane, lo tengono pulito e provvedono, diligentemente, al mantenimento dell’igiene pubblica, ma di cui nessuno parla mai! Spesso, troppo spesso, chi porta a spasso un cane viene additato come ‘sporcaccione’, un po’ a causa di chi incivilmente non provvede a pulire, ma molte volte, troppe volte, grazie ai comunicati stampa rilasciati continuamente con toni aspri e dittatoriali. A dimostrazione invece, che stavolta, responsabile di questo stato di degrado è il Comune”.
Branella stigmatizza “la presenza datata degli escrementi, mai rimossi dagli addetti alla pulizia della città, coperti di muffa e in stato di alterazione organica. Qualche anno fà l’ex assessore Forcellese propose ‘l’ideona’ del test del DNA , operazione che sarebbe, oltre che onerosa, del tutto inutile. Una banca dati del DNA infatti, non potrebbe mai includere i cani liberi o randagi del territorio, e forse i maggiori responsabili. Sarebbe il caso invece più opportuno di eseguire il test del Carbonio 14, usato per stabilire l’epoca dei reperti archeologici, così da verificare da quanto tempo il Comune non provvede a rimuovere le feci”.
Giusy Branella termina la segnalazione “con l’auspicio che si provveda al più presto a ripulire il territorio con un’efficace opera di lavoro, e infine pongo la domanda all’Assessore che ultimamente con orgoglio sventola le centinaia di multe fatte ai cittadini: “In questa città sono censiti almeno sei mila cani, ognuno ha almeno un paio di persone a prendersene cura, se la ‘tolleranza zero’ di cui Fabio Ruffini va tanto fiero, la applicassero al suo operato, cosa ne sarebbe della sua Delega? Ricordando che prima di tutto è l’Amministrazione che dovrebbe provvedere all’igiene urbana e a dare il buon esempio”.
La precisazione dell’ex assessore Forcellese. Nell’articolo la Dottoressa Branella afferma testualmente che “Qualche anno fà l’ex assessore Forcellese propose ‘l’ideona’ del test del DNA, operazione che sarebbe, oltre che onerosa, del tutto inutile”. Premesso che non desidero entrare nel merito della questione, mi preme però sottolineare che non sono mai intervenuto nel dibattito sulla proposta del test del DNA da effettuare sulle deiezioni canine. Spiace, dunque, registrare sia l’inesattezza delle affermazioni della Dottoressa Branella, sia il suo tono irridente.
Archimede Forcellese
Archimede Forcellese