Mosciano. Un fatturato cresciuto del 4,7 per cento in un periodo in cui la crisi congiunturale ha messo a tappeto molte aziende, segno positivo (17 per cento) nel presentare prodotti innovativi, +10 per cento nella produzione e un incremento tra il 2009 e il 2010 di 176 unità lavorative, oltre a 49,5 milioni di euro investiti negli ultimi 5 anni nello stabilimento di Mosciano per potenziare e migliorare l’impiantistica, creare nuove linee di produzione e la realizzazione di una grande cella frigorifera quasi completamente robotizzata.
Sono i numeri presentati oggi dall’azienda avicola Amadori, una delle poche oasi felici per l’occupazione teramana con i suoi 1700 collaboratori, tra dipendenti fissi, a tempo determinato o che operano nel settore zootecnico nelle aziende collaterali (allevamenti, mangimifici, incubatoi). Dati importanti illustrati da Francesca Amadori direttrice dell’area comunicazione e terza generazione del gruppo fondato da suo nonno Francesco, Antonio Forlini direttore del personale, Antonio Zaritto direttore dello stabilimento di Mosciano, alla presenza della responsabile dell’ufficio stampa Caterina Molari. Presente anche Flavio Amadori, che oggi assieme al padre ha in mano il timone dell’azienda e quasi sempre presente nelle strutture di Mosciano.
Il 25 per cento di tutta la produzione Amadori, che conferma di essere azienda leader in Italia, è concentrata negli stabilimenti di Mosciano. Dal 1979 ad oggi l’azienda avicola romagnola ha avuto una costante crescita con piani di investimenti che hanno permesso, oltre alla realizzazione di nuovi capannoni per nuove linee di produzione, di dare lavoro a tante persone. Un piano di investimenti quinquennale che ha permesso inoltre di aumentare la produzione. Il 2010 viene considerato un anno di consolidamento, mentre per il futuro non è escluso che venga data una nuova risposta al mondo dell’occupazione, soprattutto per quanto riguarda settori specializzati, come ad esempio la manutenzione delle nuove apparecchiature che richiedono personale qualificato.
Particolare attenzione è stata posta anche al rispetto dell’ambiente. In Abruzzo esistono circa 13 capannoni che fanno capo al gruppo Amadori che sono stati dotati di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica per il fabbisogno aziendale. Due grossi impianti sono stati inaugurati un anno fa a Mosciano e a Notaresco (20 milioni di euro investiti finora per i pannelli fotovoltaici). E presto, come ha spiegato il direttore dello stabilimento Antonio Zaritto, verrà potenziato il depuratore e verrà realizzato un “digestore” che, collegato ad un impianto di cogenerazione (l’investimento verrà completato entro l’anno) sarà in grado di produrre acqua calda e soprattutto energia elettrica in grado di rendere l’azienda quasi del tutto autonoma. Investimenti significativi, dunque che interesseranno entro i prossimi tre anni anche l’area logistica con il raddoppio del numero di bocche di carico e l’automazione del sistema, riducendo oltretutto l’emissione in atmosfera di CO2.
Le “Birbe Mondiali”.
C’è anche un po’ di Teramo ai Mondiali del Sudafrica. O meglio, nelle case dei tifosi.
Le Birbe Mondiali, edizione limitata dei famosi bocconcini dei filetti di pollo Amadori in formato snack, accompagnate da deliziose salse sudafricane “Piri-Piri” (saporita-piccante) e “Go-Go Man-Go” (agrodolce), sono infatti interamente prodotte nello stabilimento di Mosciano Sant’Angelo del Gruppo Amadori.
Le Birbe in versione mondiale, in vendita in tutta Italia fino alla fine dei Mondiali, hanno conquistato anche il favore del Console del Sudafrica, che nei giorni scorsi ha ospitato Francesco Amadori e lo staff dell’azienda a casa sua a Milano, per il lancio del prodotto. Le Birbe sono uno dei prodotti di punta de “I Fidatissimi”, la linea di prodotti innovativi impanati di Amadori realizzati presso lo stabilimento di Mosciano, che negli ultimi anni si è confermato punto strategico del Gruppo Amadori sia da un punto di vista produttivo, sia da un punto di vista logistico per tutta l’area del centro Sud d’Italia.
Lino Nazionale