Continua a scivolare verso valle la collina di Morro D’Oro. L’area interessata è quella di Case Di Bonaventura, una piccola frazione con una cinquantina di famiglie, arroccate a ridosso di via Salara, la strada che dalla zona collinare, porta verso Pagliare o in direzione Cologna Paese per chi viene dalla vecchia statale 150. Da marzo ad oggi, quando ci fu il nubifragio che interessò tutto l’Abruzzo, la situazione è peggiorata. Il fronte dello smottamento è lungo circa 3 chilometri e finora non è stata eseguita alcuna opera di contenimento, con un rischio idrogeologico altissimo e che preoccupa gli abitanti. La carreggiata in un punto si è ristretta di oltre un metro. E residenti hanno fatto notare la pericolosità di questo tratto di strada, soprattutto quando transita lo scuolabus. Più a nord, il manto d’asfalto si è abbassato di oltre 70 centimetri, mentre in alcuni punti si sono formate delle profonde crepe che risucchiano l’acqua piovana durante i temporali, scavando delle gallerie sotterranee che indeboliscono lo strato superficiale con il rischio di un imminente cedimento e di travolgere l’autostrada A14 sottostante. Secondo gli abitanti di Case Di Bonaventura il fenomeno dello smottamento va avanti da almeno 5 anni. Ma è solo negli ultimi due che si è accentuato notevolmente. Inoltre la pioggia dello scorso fine settimana ha trasformato la collina in una sorta di spugna con rilascio lento delle acque accumulate nel terreno, facilitando lo smottamento. Comune e Provincia non possono fare nulla. La competenza per casi come questi è della Regione che comunque ha previsto un piano di intervento contro il rischio idrogeologico. Purtroppo la macchina burocratica è lenta, così gli abitanti di questa area vivono nella paura. C’è poi anche l’inciviltà di alcune persone che passando da queste parti, scaraventano di sotto buste della spazzatura, trasformando i terreni coltivati con ulivi in piccole discariche a cielo aperto.
