Giulianova, rom sfrattati dalla casa popolare di via Terracini FOTO

Giulianova. Dopo il rinvio dello scorso mese di settembre, questa mattina è stato eseguito lo sfratto della famiglia rom nella palazzina Ater su via Terracini, nel quartiere Annunziata di Giulianova Lido.

Sul posto con la ditta che si occupa di traslochi anche la Polizia Municipale, volontari del 118 con l’ambulanza, i vigili del Fuoco e il dirigente comunale Andrea Sisino.

Tutta la mobilia e gli elettrodomestici presenti nell’abitazione sono stati caricati e portati via. Durante l’operazione un tratto della strada è rimasto chiuso e il traffico è stato deviato.

Il tribunale di Teramo ha espresso parere favorevole in merito al provvedimento avviato alla famiglia rom che, oggi, ha dovuto lasciare l’abitazione che ora potrà essere affidata secondo la posizione in graduatoria.

Gli sfratti nel quartiere Annunziata non sembrano essere terminati, infatti, a dicembre potrebbe essere liberato un appartamento occupato in via Lombardi.

La nota della Questura: ecco perché lo sfratto. Dopo i preventivi tentativi informali del competente Ufficio Comunale di poter ‘liberare’ un appartamento di edilizia residenziale pubblica nel quartiere Annunziata, abusivamente occupato, stamani Poliziotti, Carabinieri e Agenti della Polizia Municipale hanno provveduto allo sgombero degli occupanti. La famiglia rom, infatti, nonostante la soccombenza nei giudizi civili avviati dall’Amministrazione Comunale da tempo, si erano rifiutati di riconsegnare l’immobile, precludendone l’assegnazione ad altra famiglia. Gli abusivi, infatti, sono proprietari di ampio immobile ubicato in una zona residenziale di Giulianova di cui avevano ceduto l’usufrutto ad un figlio per risultare senza abitazione disponibile. Quindi si è tenuta in Prefettura una riunione volta a verificare i presupposti per lo sgombero forzato: presenti le Forze di Polizia e l’Amministrazione Comunale di Giulianova. Questa mattina lo sgombero dell’appartamento ed il ripristino della legalità, esecuzione che dà l’avvio ad altre successive che consentiranno così di assegnare gli immobili di edilizia residenziale pubblica a chi veramente ne ha bisogno e per tali motivi è nella graduatoria pubblica.

 

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