“Questa amministrazione” sottolinea la Marchese “si costituirà in giudizio non solo perchè la cittadinanza teramana rappresentata dal nostro ente, riceva il risarcimento del danno economico subito, ma soprattutto per manifestare in modo chiaro e netto la disapprovazione di simili atti che nulla hanno a che fare con una protesta di carattere politico”.
L’assessore lancia un appello ai ragazzi che hanno causato il danno, peraltro già individuati dalle forze dell’ordine, ricordando che il gesto non rappresenta altro che un gesto di sfida e contestazione, “una ritorsione nei confronti di una iniziativa ambientalistica che ha portato visibilità e notorietà alla nostra città”.
“Ai giovani dico che non c’e bisogno di danneggiare la cosa pubblica” commenta la Marchese, “non c’è bisogno di imbrattare i muri della nostra città per far ascoltare le proprie idee o per dimostrare il proprio dissenso nei confronti dell’amministrazione. Bisogna avere il coraggio delle proprie idee che possono essere condivise o meno. Ai giovani dico che se si è veramente convinti bisogna saper lottare per la loro affermazione, saper lottare senza danneggiare i beni della collettività perchè solo rispettando il mondo che ci circonda e del quale facciamo parte si può pretendere di essere ascoltati. Non si può accampare nessuna pretesa in caso contrario perchè la sicurezza di un territorio è un bene comune è un valore fondamentale di cui tutti i cittadini individualmente e collettivamente dovrebbero sentirsi responsabili”.