Teramo. Estate, tempo di mare, sole spiaggia e…contraffazioni. La bella stagione, si sa, è il momento migliore per le passeggiate serali sul lungomare, le intere giornate trascorse sotto l’ombrellone.
E ormai fanno parte del contesto: non c’è spiaggia senza i cosiddetti “vu cumprà”, né lungomare senza quella fila interminabile di bancarelle, spesso abusive e senza licenza.
E’ importante però ricordare che la contraffazione è un reato per chi vende e per chi acquista, punito dalla legge con pesanti sanzioni amministrative.
Dietro i venditori ambulanti, poi, si nascondono pesanti storie di sfruttamento, anche minorile, lavoro nero o, per dirla più semplicemente, a nascondersi dietro i volti di queste persone, molto spesso straniere, costrette a trascorrere ore e ore sotto il sole cocente, c’è la criminalità organizzata, che sfrutta i proventi per alimentare traffici illeciti.
Per contrastare questo fenomeno, la Federconsumatori di Teramo ha aderito anche quest’anno alla campagna informativa “Contraffazione: la conosciamo?”. Si tratta di un opuscolo pubblicato in quattro lingue (italiano, inglese, spagnolo e tedesco), che sarà diffuso nelle strutture turistiche, in particolare quelle situate lungo la costa.
“Spesso” spiega Pasquale Di Ferdinando “oltre alle tradizionali borse, sul mercato delle contraffazioni finiscono capi di abbigliamento trattati con materiali e colori vietati per legge, giocattoli non a norma, generi alimentari, prodotti elettrici, ma anche medicinali. Ovviamente pericolosi per la salute”.
Quest’estate, quindi, ma non solo, meglio non lasciarsi tentare dalla borsa dei sogni venduta a prezzi stracciati: la multa potrebbe far rimpiangere l’originalità del made in Italy.
Marina Serra