Il ponte ciclopedonale sul fiume Tordino si sta lentamente sgretolando in alcuni punti. Pezzi di legno che si staccano e trasformati quasi come una spugna per via dell’azione dei tarli.
Un fenomeno che interessa soprattutto la rampa di accesso sul lato est, sponda Giulianova. Il legno è diventato poroso e in un punto persino le canne sono riuscite a penetrare nella struttura lamellare.
Costata circa 2milioni di euro, la struttura ha subito negli anni scarsi lavori di manutenzione. Mentre è oggetto di usura dovuta non solo all’azione del tempo, ma anche per la presenza dei parassiti.
Se non si interverrà subito, i tarli continueranno nella loro azione distruttrice e tra qualche anno del ponte in legno non potrebbe che restare un mucchio di polvere e qualche trave spugnosa.
A denunciare la situazione sono soprattutto quanti quotidianamente percorrono la struttura in bici o a piedi per lunghe camminate. Ed è incredibile come una parte del canneto sia riuscito a penetrare nel legno, facilitando l’azione del famelico insetto.
La competenza per quanto riguarda la manutenzione del ponte è dei due Comuni confinanti, Giulianova e Roseto, oltre che della Provincia che ha realizzato il ponte. Serve un piano di intervento immediato, a cominciare dalla disinfestazione completa della struttura, andando a sostituire, inoltre, quelle parti ormai erose e danneggiate irreparabilmente. Ma bisogna fare in fretta.