Teramo, certificato di idoneità sportiva? Anche il medico deve fare la visita

E’ partita da Teramo la battaglia delle associazioni sportive contro il certificato medico fai-da-te dei medici di base. Perché sarebbero in tanti coloro che, pur volendo svolgere attività sportiva dilettantistica, avendo come professione proprio quella di medico, si rifiutano di presentare la regolare documentazione che comporta un esborso economico, attestandosi da soli lo stato di buona salute.

Eppure la normativa prevede che la certificazione necessaria per l’idoneità sportiva venga rilasciata dopo un’attenta anamnesi e visita del medico di base, del pediatra o dello specialista dello sport, effettuando anche l’elettrocardiogramma e deve essere ripetuta ogni anno. Per cui appare quanto meno bizzarro che ci si visiti da soli, mantenendo la necessaria oggettività, soprattutto quando non ci si trova davanti ad un semplice automedicamento ma si deve stabilire la possibilità meno di praticare discipline sportive in tutta sicurezza.

Così il Club Interamnia, dopo aver richiesto un parere formale alla federazione nazionale dell’ordine dei medici che potesse dare una parola definitiva sulla questione, ha avuto una risposta chiara e definitiva. “Il fatto di essere medico non esime lo stesso dall’obbligo di produrre regolare certificazione per l’idoneità all’attività sportiva non agonistica secondo quanto previsto dalla legge per tutti i cittadini”.

Medico o no, dunque, certificato per tutti. In fondo anche i dottori, almeno in questo caso, possono mettersi per una volta nei panni dei pazienti.

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