Il terribile punteruolo rosso, che sulla riviera adriatica sta uccidendo palme a ripetizione, impone nuove strategie.
Quelle, probabilmente, di abbandonare il trattamento contro il coleottero killer e studiare soluzioni alternative.
Sul lungomare di Alba Adriatica le palme attaccate del punteruolo rosso sono decine. Alcune sono state tagliate, altre trattate con diversi, e dispendiosi metodi, che però oltre a non riuscire ad arginare l’epidemia, presuppongono esborsi di natura economica significativi.
Ecco, dunque, che l’ente anche attraverso la consulenza di un pool di agronomi (di recente è stato anche attivato lo sportello verde, a beneficio anche dei privati) ha deciso di abbattere le piante malate e di destinare, attraverso una gara ad evidenza pubblica, dei fondi (circa 40mila euro) per acquistare nuovi alberi per sostituire quelli abbattuti. Un triste destino per la riviera (peraltro analogo a quanto accade in altre realtà più a nord9, ma inevitabile. Di sicuro, il lungomare di Alba Adriatica (ma lo stesso ragionamento può valere per altri centri costieri) è destinato a mutare look ed essere “ombreggiato” da altri alberi. In attesa, poi, di provare a salvare l’importane patrimonio arboreo dagli attacchi del punteruolo rosso, che in questa fase pare non incontrare ostacoli.