Accantonamenti pur previsti dalla legge, ma persi tra i conti degli anni passati che De Lauretiis ha definito “disastrati”. “Quando siamo arrivati abbiamo trovato un buco di più di due milioni di euro”, ha accusato il presidente. Ammanchi prodotti da una gestione portata avanti “con un po’ di allegria”, con fatture inesigibili tra le pieghe contabili del consorzio pubblico, e multe da parte della provincia per centinaia di migliaia di euro per l’evasione da parte dei comuni soci dell’ecotassa, a causa di dichiarazioni false effettuate sulle percentuali della raccolta differenziata.
La nuova discarica, ha detto De Lauretiis, verrà costruita anche grazie ad un finanziamento della Regione, che per il presidente del consorzio dovrà servire anche alla realizzazione di isole ecologiche nei vari comuni soci, all’acquisto di nuove attrezzature e alla sensibilizzazione ambientale. “Grazie alla raccolta differenziata – ha fatto notare il presidente – nell’ultimo anno il comune di Atri è riuscito a risparmiare circa 40 mila euro”. “Siamo l’unico consorzio totalmente pubblico, ed è una cosa di cui andiamo fieri”, ha detto De Lauretiis, che “a livello personale” ha criticato la pianificazione regionale in tema di rifiuti, che “nei prossimi due-tre anni rischia di far cadere l’Abruzzo in mano di pochi gruppi privati”.
Alessandro Cconsalvi