Castilenti. Stato di agitazione, con 40 ore di sciopero per i dipendenti delle Officine Maccaferri di Castilenti.
La decisione di proclamare lo sciopero, è stata pianificata dopo l’assemblea sindacale di ieri, lunedì 2 novembre, relativamente alla decisione da parte della multinazionale di chiudere lo stabilimento di Castilenti a fine anno.
“I lavoratori giudicano gravissima la decisione”, si legge in un nota delle segreterie provinciali di Fiom-Cgil e Fim-Cisl, “alla luce dell’accordo sindacale sottoscritto tra organizzazioni sindacali e la Direzione Maccaferri che ha comportato una ristrutturazione con sacrificio occupazionale e la riconversione dello stabilimento con nuovi investimenti per la produzione di prodotti geosintetici destinati al settore stradale.
Riteniamo la strategia aziendale un qualcosa di insostenibile e di socialmente irresponsabile in quanto non vi è stata alcuna informazione preventiva in sede di confronto tra le parti in merito ad eventuali difficoltà di realizzazione del piano industriale sottoscritto”. Le due sigle sindacali, di consento con la Rsu, tornano a chiedere con forza un piano di riconversione dello stabilimento di Castilenti, visto che non ritengono praticabili altre soluzioni.
A breve, ci si attiverà in Regione per l’attivazione di un tavolo di crisi per l’azienda della Val Fino.