Martinsicuro: la nuova autorizzazione ambientale e il piano acustico: ore decisive per il futuro della Veco

Martinsicuro. Quale futuro per la Veco, la storica fonderia di Martinsicuro?

 

Sono giorni cruciali per l’azienda cittadina, alle prese con il problema legato ad una serie di prescrizioni che vanno adeguate, pena forse la definitiva chiusura con innegabili ripercussioni in fatto di livelli occupazionali.

 

 

 

La situazione è molto fluida e in questi giorni si sta giocando una partita importante, su vari tavoli. Nel mese di giugno, la Regione ha autorizzato una proroga di tre mesi (termine scaduto) per una serie di adeguamenti in termini di emissioni rumorose ed altre prescrizioni per quanto concerne le emissioni nell’ambiente.

 

 

I termini sono scaduti, non tutto è stato completato, mentre nelle scorse settimane in Regione c’è stato un nuovo vertice alla presenza di tutte le parti interessate. Il futuro dell’azienda passa da una nuova Aia (autorizzazione integrata ambientale), con procedura rapida. Si è deciso, infatti, di procedere ad una valutazione di impatto ambientale daccapo.

 

 

L’Arta esaminerà le relazioni tecniche con la necessità di eventuali adeguamenti. Percorso lineare? In apparenza sì. Poi esistono altre variabili. Dalla battaglia del Comitato Difesa Ambiente di Martinsicuro, che ha segnalato anche in Procura la situazione che la presenza delle fonderia genera nella zona. E il piano acustico e la cosiddetta variante mai concretamente applicata. Vicenda relativa al 2007, che poi potrebbe rappresentare una delle chiavi per la soluzione, parziale, di tutta la questione. Proprio domani, mercoledì 14 ottobre, in consiglio comunale si parlerà di piano acustico.

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