Per adesso non è previsto l’arrivo di altri immigrati a Roseto. Ma la situazione viene costantemente monitorata dalla Prefettura.
Sono le rassicurazioni che ha ricevuto il sindaco Enio Pavone dal Prefetto Valter Crudo con cui si è incontrato per affrontare la questione dei migranti ospiti in una struttura ricettiva in città.
Ne sono 32, trasferiti dalla fungaia di Rocca Santa Maria al Residence Felicioni i cui titolari hanno dato disponibilità ad accoglierne altri 70 e non 170 in base alle voci che erano circolate nei giorni scorsi. Ma forse non ne arriveranno altri.
Il primo cittadino rosetano ha voluto incontrare il prefetto per manifestare la preoccupazione di un’intera comunità in merito alla sicurezza e ai controlli. Dal canto suo Pavone ha garantito la vigilanza con una pattuglia di Polizia Municipale.
Intanto è scattata anche la gara di solidarietà dopo l’annuncio fatto da Marco Borgatti, esponente della sinistra rosetana, affinché vengano donati abiti in buono stato, scarpe e beni di prima necessità, compresi i prodotti per l’igiene personale, da destinare agli ospiti del Residence Felicioni.
Nel frattempo, entro metà mese ci sarà una giornata di conoscenza reciproca nella sede dell’associazione Brucare, con la partecipazione del responsabile Bruno Petrini e dei volontari per portare solidarietà, integrazioni e aiuto fra poveri stranieri ed italiani. Intanto, è di 25 il numero degli stranieri che già si sono integrati grazie al progetto Sprar a cui il Comune di Roseto aveva aderito nei mesi scorsi.