Tra l’altro, è stato sottolineato durante l’assemblea, in Provincia, oltre ai dipendenti a tempo indeterminato e a quelli a tempo determinato (i cosiddetti “precari”) con l’attuale Giunta si è creata una terza compagine di “dipendenti fantasma”: gli stagisti ed i tirocinanti, che l’amministrazione Catarra ha inserito all’interno dell’Ente in numero spropositato, prorogando convenzioni che vanno ben al di là dei quattro/sei mesi previsti dalle norme. La maggior parte di questi stagisti è collocato nelle segreterie degli assessori mentre altri sopperiscono alle carenze di personale all’interno dei settori.
“Queste figure iniziano a nutrire speranze di assunzione a tempo indeterminato – ha affermato un sindacalista in assemblea – e non è escluso che tale speranza sia soddisfatta dagli sbandierati concorsi della società in house”.
La successiva riunione con la delegazione trattante, formata dalla Segretaria Generale dell’Ente, Gianna Becci, e da due dirigenti provinciali, non ha prodotto sostanziali novità. La concertazione, chiesta dal sindacato, non è stata concessa e la proposta di costituzione della società andrà in consiglio provinciale il 20 maggio prossimo.
Resta ora da vedere quali azioni proporrà il sindacato, che nell’assemblea del personale ha evidenziato diverse irregolarità nei documenti per la costituzione della società, non da ultimo l’assenza di un parere legale dell’avvocatura dell’ente.
Di certo c’è che, dopo quasi un anno dall’insediamento, il nuovo corso della giunta Catarra, che aveva promesso una riorganizzazione della struttura dell’Ente, con diminuzione delle dirigenze e valorizzazione dei lavoratori, sa di vecchio; ed i dipendenti mostrano un’insofferenza a cui non si assisteva, in Provincia, da anni. Della questione, sicuramente, si parlerà ancora.