Teramo. Banda di ladri girovaghi avevano a messo a segno una raffica di furti, anche in provincia di Teramo. Quattro persone arrestate e altre sei indagate a piede libero, perché per ora irreperibili, per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati: è il bilancio di un’operazione dei carabinieri del nucleo radiomobile di Roma contro una banda di cittadini romeni, tutti ospiti del campo nomadi “Candoni” nella capitale.
La banda, che agiva in gruppo tra il Lazio, l’Abruzzo e la Toscana, si spostava a bordo di una monovolume. Scesi dalla vettura, entravano in farmacie o tabaccherie distraendo gli addetti alle vendite mentre uno di loro penetrava nei retrobottega e nei magazzini per rubare denaro e quant’altro. Determinanti per le indagini sono state le immagini a circuito chiuso degli esercizi derubati e le testimonianze degli esercenti che solo in un secondo momento si accorgevano di essere stati derubati. Le indagini dei Carabinieri che hanno portato anche all’individuazione di altri sei indagati, per ora irreperibili, sono partite da uno degli ultimi colpi messi a segno dalla banda, in una farmacia a Roma, in via di Macchia Saponara. Importanti per l’attivita’ investigativa sono state sia le immagini a circuito chiuso degli esercizi derubati, che hanno consentito di individuare il mezzo solitamente utilizzato dalla banda per la realizzazione dei furti sia le testimonianze fornite dalle vittime che hanno aiutato i militari nella ricostruzione del ”modus operandi”: giunti nei pressi dell’obiettivo, scendevano tutti contemporaneamente da una ”monovolume” e dopo avere fatto irruzione nell’esercizio attiravano l’attenzione degli addetti alle vendite, mentre uno di loro, già designato dalla banda, penetrava nei retrobottega, o nei magazzini portando via denaro e vari oggetti di valore per poi allontanarsi nuovamente tutti insieme. Solo in un secondo momento i titolari delle farmacie o delle tabaccherie derubate realizzavano quanto era capitato. I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, grazie ad un lavoro di indagine, raccogliendo le testimonianze dei dipendenti e le immagini delle telecamere a circuito chiuso dei vari esercizi commerciali colpiti dalla banda hanno messo insieme tutti i tasselli che hanno consentito di scoprirli. Colpi sono stati messi a segno in varie zone di Roma, a Guidonia, in provincia di Arezzo, in provincia di Frosinone, in provincia di Teramo.