Latitante specializzato in furti e rapine ai self service stanato a Villa Rosa VIDEO

Alba Adriatica. Si nascondeva a Villa Rosa, in un appartamento a due passi dal lungomare. Ma è il caso di dire che la sua latitanza veniva spesa reggendo le fila di una banda di connazionali-concittadini, con ogni probabilità specializzata negli assalti ai distributori di carburante e ai furti in genere.

 

La latitanza di Catalin Ciobotaru, 27 anni, romeno, è finita questa mattina a Villa Rosa, quando il giovane si è visto piombare in casa, dove stava dormendo, i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Alba Adriatica e della stazione di Martinsicuro.

Tanto clamore per un latitante, ricercato in tutta Europa dallo scorso 2 luglio per una serie di rapine e furti commessi in tutta Italia, tra Abruzzo, Toscana, Umbria e Lazio. E il provvedimento cautelare era stato emesso proprio dal Gip del tribunale di Viterbo.

 

Per sottrarsi alle maglie della giustizia, il romeno aveva solo spostato il raggio di azione, dando vita (e questa la supposizione dei carabinieri) di una “batteria” di connazionali, con ogni probabilità specializzati in assalti ai self service. In casa, infatti, sono stati trovati dei dischi da mola e un drone. Strumento per il quale ora bisognerà valutarne  l’uso e la funzione da parte della banda. L’operazione ha consentito di arrestare il latitante e di denunciare altre 4 persone. I tre complici del giovane, trovati in casa assieme a Ciobotariu, incensurati, e all’intestatario dell’alloggio, sempre romeno. I quattro devono rispondere di favoreggiamento.

 

 

I dettagli dell’importante operazione sono stati illustrati in conferenza stampa dal maggiore Emanuele Mazzotta, comandante della compagnia dei carabinieri di Alba Adriatica, il luogotenente Gregorio Camisa (nucleo operativo) e dal pari grado Antonio Romano (stazione di Martinsicuro).

 

Il latitante era tenuto sotto osservazione da qualche giorno da parte di uomini in borghese. Questa mattina il blitz in casa. All’interno dell’alloggio sono stati trovate anche alcune borse da donna e all’interno di una di queste alcune centinaia di monete di piccolissimo taglio. Va detto che qualche giorno prima, i militari avevano intercettato un Fiat Scudo di colore grigio, segnalato in alcune zone dove erano stati effettuati dei colpi. Gli occupanti del mezzo, però, una volta scoperti erano fuggiti a piedi, abbandonando il mezzo dove sono stati trovati attrezzi da scasso.

 

Come ha sottolineato il maggiore Mazzotta in conferenza stampa, l’operazione ha consentito di arginare le scorribande della banda, che usava Villa Rosa come base operativa anche per compiere colpi in altre zone territorialmente non vicinissime.

Il latitante arrestato, nonostante la giovane età, ha una serie di precedenti specifici significativi ed era stato coinvolto in un’operazione dei carabinieri di Rieti e di Cittàducale, “la banda del buco”.

Al vaglio degli inquirenti sia le sim rinvenute all’interno del drone, ma anche possibili collegamenti con il recente tentativo di assaltare il self di Campli.

 

 

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