Teramo. Il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ha dato mandato all’Avvocatura regionale di presentare un ricorso in appello contro la sentenza di fallimento del Cirsu, il Consorzio per la gestione dei rifiuti i cui soci sono i Comuni di Bellante, Morro d’Oro, Notaresco, Mosciano, Giulianova e Roseto.
E’ quanto emerso oggi, all’Aquila, in un incontro con i sindaci dei Comuni interessati (ad eccezion fatta per Mastromauro sostituito dall’assessore Fabio Ruffini), alla presenza del Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, del Direttore generale Cristina Gerardis, del responsabile dell’Avvocatura regionale Stefania Valeri e del responsabile segreteria del Presidente Claudio Ruffini.
“Cirsu – ha commentato il presidente D’Alfonso – può definirsi come un attore di primordine nel panorama regionale della gestione integrata dei rifiuti per cui, con un importante programma di riordino, l’intera provincia di Teramo potrà beneficiarne.
Per questo riteniamo che con uno sforzo di efficientamento e di investimento, con interventi di manutenzione straordinaria e ammodernamento, potrà avere tutti i numeri per divenire polo integrato nel sistema regionale”.
Anche la Regione, dunque, farà la sua azione con un ricorso in appello contro la sentenza di fallimento; un intervento ad adiuvandum per sostenere il ricorso dei Comuni contro la sentenza del tribunale di Teramo ed assicurare la continuità delle attività di gestione dei rifiuti, fondamentale per la difesa del piano regionale dei rifiuti.