Teramo. Solo nel 2008, sono stati 22.509 i procedimenti penali e civili pendenti a fronte di 77 dipendenti. Il Tribunale di Teramo lancia l’allarme “personale” e chiede aiuto ai Comuni. Il rischio è la completa paralisi della giustizia.
Conti alla mano ogni dipendente si trova a “lavorare” oltre 200 fascicoli.
Le cancellerie sono al collasso nonostante “nell’ultimo anno abbiamo fatto miracoli” come ha detto il presidente del Tribunale di Teramo, Giovanni Spinosa che questo pomeriggio, insieme al presidente della Provincia Valter Catarra, ha incontrato i sindaci per descrivere la situazione nella quale versa il Tribunale, con le sue sedi decentrate di Giulianova e Atri in seguito al blocco delle assunzioni.
Alla riunione sono intervenuti numerosi avvocati, il presidente dell’Ordine forense, Divinangelo D’Alesio e il giudice Giovanni Cirillo.
“Qui non stiamo parlando dei problemi del Tribunale ma di quelli dei cittadini. Paradossalmente più i giudici aumentano la loro produttività più gli uffici si intasano. Mi auguro che vi sia la volontà politica e culturale degli amministratori di farsi carico di una situazione che ha ripercussioni molto gravi sulla comunità locale. C’è bisogno di personale e ce n’è bisogno subito”.
E fra i numerosi esempi riportati, quello dei 2 milioni di euro fermi alla cancelleria delle esecuzioni immobiliari: “somme sottratte al’economia teramana” ha sottolineato Spinosa. “Si tratta di cifre derivanti dalle vendite immobiliari, che devono essere trasferite ai legittimi creditori e che per la paralisi della macchina amministrativa rimangono depositate”.
Il presidente Catarra ha poi annunciato che è allo studio una convenzione che sarà inviata ai Comuni nell’arco di una settimana con l’obiettivo di facilitare il volontario trasferimento dei dipendenti degli enti locali presso il Tribunale.
“Ci sono ancora alcuni aspetti di tipo tecnico-amministrativo da mettere a punto, ma non ho dubbi che troveremo la formula” ha detto sollecitando i Comuni ad aderire alla convenzione e a sostenerne i costi in maniera “solidaristica”.
Visto che il Tribunale non può pagare nuovi dipendenti, Catarra ha proposto che “tutti i Comuni contribuiscano in maniera proporzionale al numero degli abitanti”.
Il sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro e quello di Martinsicuro Abramo Di Salvatore hanno annunciato di “aver già elaborato uno schema di protocollo d’intesa e di aver saggiato la disponibilità al trasferimento di almeno un paio di dipendenti”.
Il capo di gabinetto dell’ente Paolo Rota ha invece illustrato alcune ipotesi allo studio, come quella di utilizzare lavoratori in cassa integrazione in maniera da “usufruire dei finanziamenti del Fondo sociale Europeo”. Si tratta, ha specificato, di una “possibilità di cui gli uffici dell’ente stanno verificando la fattibilità”.