Pescara. L’ex assessore al verde del Comune di Pescara, Rudy D’Amico, è stato rinviato a giudizio dal gup del tribunale del capoluogo adriatico, Carla De Matteis, nell’ambito della vicenda ‘Green Connection’.
Oltre a lui il 20 ottobre prossimo dovranno comparire davanti al tribunale collegiale di Pescara anche Giampiero Leombroni, Pierpaolo Pescara, Tiziano La Rovere, Franco D’Alonzo, Mario Di Giovanni, Nicola Palmieri, Francesco De Simone, Costantino Rapattoni, Vincenzo Cirone, Pierluigi Carugno, Damiano Madeo, Rocco Celsi, Natascia Di Clemente. I 14 imputati sono stati rinviati a giudizio per alcuni reati mentre per altri sono stati prosciolti. Cirone e Carugno tra l’altro sono stati prosciolti dall’accusa di associazione per delinquere. Escono di scena, invece, Roberto Scipione, Sergio Di Pietrantonio, Lorenzo Tini, Roberto Antonio Di Matteo, Floriana D’Intino, Domenico Ballone, Massimiliano Andrenacci. Il gup infatti li ha prosciolti perché il fatto non sussiste o perché non costituisce reato. In totale gli imputati finiti davanti al gup erano 21. In particolare quattro di loro, Francesco De Simone, Rocco Celsi, Franco D’Alonzo, Damiano Madeo, nella primavera del 2006, finirono in manette con l’accusa di associazione a delinquere e turbativa d’asta. L’accusa parla di una sorta di ‘cartello’ che gestiva gli appalti per la cura e manutenzione del verde pubblico e poi si divideva i compensi.