Nereto, frode fiscale di ditte cinesi: sequestrati beni per 800mila euro

Teramo. Brillante operazione portata avanti dal nucleo provinciale di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Teramo, diretta dal colonnello Vincenzo Grisorio.

Le fiamme gialle, sotto la direzione del sostituto procuratore Davide Rosati, hanno potuto sequestrare per equivalente, dopo l’ok del gip del tribunale di Teramo, 800mila euro tra immobili ed un suv, riconducibili a soggetti di etnia cinese, titolari di fatto o di diritto di alcune ditte di abbigliamento.

Le indagini hanno permesso di scoprire una filiera del sub-appalto di commesse, realizzata tramite sette aziende, e finalizzata ad evadere le imposte da un lato, e mettere in campo una concorrenza sleale tramite commesse a basso prezzo, dall’altro.

A capo della frode fiscale, secondo le indagini, ci sarebbero due coniugi cinesi, tra i sette indagati e amministratori di fatto di tutte le ditte.

Gli indagati avrebbero creato una immaginaria rete del sub-appalto, con la quale imprese cinesi hanno potuto contabilizzare costi fittizi di false fatturazioni e azzerando dall’altra parte i redditi conseguiti ai fini delle imposte e dell’IVA (erano state create cartiere ad hoc solo per emettere fatture inesistenti).

Il risultato è l’ideale continuazione dei 60milioni di euro sequestrati per equivalente l’anno scorso dalla procura di Teramo, di cui 25milioni solo dal nucleo tributario.

I sequestri sono stati eseguiti tra Nereto, Alba Adriatica e Corropoli.

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