Due lunghi applausi e tanti palloncini colorati lasciati salire in cielo assieme ad uno più grande con la scritta “Per sempre Giulia nei nostri cuori”.
L’hanno salutata così gli amici che hanno tributato l’ultimo simbolico abbraccio a Giulia Di Sabatino, la ragazza di 19 anni il cui corpo è stato trovato dilaniato il 2 settembre scorso sulla corsia di emergenza della A14, tra Giulianova e Mosciano, dopo un volo di oltre 15 metri dal viadotto.
La chiesa di San Nicola, a Tortoreto alto, troppo piccola per contenere la folla che si è stretta al dolore dei familiari della giovane. Qualcuno ha anche avvertito un malore per via del gran caldo. Presente anche la comunità albanese che vive a Tortoreto. Albanese è la mamma di Giulia, abbracciata all’altra figlia. C’erano anche le telecamere de “La Vita in Diretta” a seguire le esequie.
Il suicidio di Giulia Di Sabatino, o presunto, è diventato un caso mediatico di rilevanza nazionale. Anche le telecamere di “Chi L’ha Visto” sono state a Tortoreto per cercare di capire cosa sia realmente successo quella notte. La ragazza si sarebbe suicidata volontariamente o sarebbe stata spinta al suicidio? La Procura di Teramo vuol vederci chiaro e sta cercando di ricostruire le ultime ore di vita di Giulia, morta nel giorno del suo compleanno, soprattutto nel lasso di tempo che va da mezzanotte e mezza sino alle 5 del mattino, ora presunta del possibile volo dal viadotto.
Al termine delle esequie una ragazza ha letto i messaggi scritti dagli amici, con le lacrime che hanno spezzato le frasi. Una in modo particolare ha colpito e che racchiude tutti gli altri: “Giulia, grazie per esserti donata”. Poi il saluto nella piccola piazzetta antistante la chiesa, prima dell’ultimo viaggio verso il cimitero di Tortoreto dove la salma riposerà nella speranza che finalmente possa essere fatta piena luce su questo suicidio.