Roseto, fari puntati sul disagio giovanile. Parte il progetto “Parliamone insieme”

roseto_disagio_giovanileRoseto. Rispondere al problema del disagio giovanile con interventi innovativi di prevenzione primaria con insegnanti, alunni e genitori.
È l’obiettivo del progetto intitolato “Parliamone insieme”, promosso dall’associazione “Amici del Progetto Uomo” di Roseto, con il patrocinio del Comune e la partecipazione del Liceo “Saffo”. Questa mattina la presentazione del piano di intervento che scatterà il prossimo 28 maggio con un dibattito al Palazzo del Mare. “Per i genitori è difficile riconoscere il disagio dei ragazzi”, ha spiegato il vice sindaco Teresa Ginoble, “gli adolescenti sono ai margini della vita civile, sociale e culturale, la scuola sperimenta l’aumento dell’abbandono scolastico e si è abbassata notevolmente l’età dei giovani nel consumo di sostanze. Per questo abbiamo deciso di rafforzare la rete di prevenzione sul territorio attraverso questo progetto di formazione–educazione rivolto ad insegnanti, ragazzi e famiglie”.

Si tratta di un progetto che non vuole dare risposte per tutti ma offrire strumenti per aiutare i genitori a gestire il rapporto con i propri figli, per sostenere i docenti nel rapporto con gli adolescenti e aiutare i giovani a diventare punto di riferimento significativo per i coetanei.
Il progetto avrà la durata di due anni. Il 28 maggio il dibattito ma con il nuovo anno scolastico prenderà definitivamente forma quando saranno attivati tre sportelli di consulenza per le famiglie, due sportelli di consulenza agli insegnanti e gruppi di mutuo aiuto per gli adolescenti.roseto_disagio_giovanile_2
“Si tratta di un progetto innovativo”, ha spiegato la coordinatrice Loriana Mangifesta del Ceis, Centro di solidarietà di Pescara, “perché sul piano metodologico sperimenta la peer education (educazione tra pari) e sul piano del contesto promuove interventi integrati di prevenzione con scuole, famiglie e giovani”.

Le attività si svolgeranno nella sede del centro di ascolto “Insieme” in Via Silvio Pellico che sarà così potenziato aumentando i giorni di apertura e le ore di attività dei volontari.
Con il Ceis, che si occuperà della supervisione del progetto, sono coinvolti anche il Comune di Sant’Egidio alla Vibrata, l’associazione “Progetto uomo 2” di Sant’ Egidio e l’Istituto comprensivo “B. Croce ” del Comune vibratiano. Grosso apporto quello dell’associazione “Amici Progetto Uomo” di Roseto del presidente Guerino Ragnoli che ha posto l’accento anche sul fatto di riuscire da parte degli enti a gestire meglio i fondi destinati al settore delle politiche sociali.

Impostazioni privacy