Sciopero Team, guerra sui numeri. Domani si recupera la raccolta di ieri e oggi

Numeri diversi ma che, nella sostanza, non cambiano la realtà dei fatti. Allo sciopero di due giorni dei dipendenti della Team, proclamato dai sindacati per ieri oggi, ha aderito più della metà dei dipendenti che operano nella struttura di Carapollo.

Seppure, infatti, la comunicazione dell’azienda parli di una partecipazione giornaliera complessiva del 36%, nei numeri sono compresi anche i coordinatori, gli impiegati, gli addetti ai servizi cimiteriali e agli impianti e gli amministrativi. Numeri ben diversi, dunque, per gli addetti alla raccolta (66%), allo spazzamento (67%), all’officina (67%) e alla segnaletica stradale (100%), ovvero quelli direttamente interessati dalle motivazioni della protesta.

Maggiori rispetto a ieri anche i disagi per i cittadini che, dopo l’organico, non si sono visti ritirare neanche l’indifferenziato, ben più ingombrante e con analoghi problemi di cattivo odore, soprattutto lontano dal centro. Questo perchè la maggiore astensione dal lavoro è stata registrata nel secondo turno, ovvero in quello deputato alla raccolta nelle zone periferiche della città e nelle frazioni che, di conseguenza, hanno sentito maggiormente i fastidi dello sciopero.

Intanto per domani la Team ha assicurato che si attiverà con il massimo impegno per recuperare la spazzatura lasciata per strada ieri e oggi. Infatti, visto che è in programma la raccolta del vetro che considerata la frazione più esigua della settimana, si cercherà di far fare un ulteriore giro di raccolta, spostando su questo servizio anche personale impegnato di solito in altre funzioni.

Il tutto però, come sottolineano dall’azienda, nel pieno rispetto delle regole sindacali che prevedono l’impossibilità da parte dei datori di lavoro di chiedere ai dipendenti, per i cinque giorni seguenti ad uno sciopero, di effettuare straordinari a meno che non siano i lavoratori stessi a farne richiesta.

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