Pedopornografia, Giorgio Morganti resta in isolamento

giorgio_morgantiAlba Adriatica. In isolamento in attesa di comparire davanti ai giudici inquirenti per l’udienza di convalida dell’arresto. Se ad Alba Adriatica la vicenda continua a monopolizzare le discussioni di tanti, Giorgio Morganti (geometra ed ex assessore comunale), inghiottito dagli effetti di un’inchiesta sulla pedopornografia su internet, resta nel carcere di Castrogno in attesa di essere sentito dai magistrati.

 

 

L’ex assessore al turismo del Comune di Alba Adriatica, arrestato ieri mattina nella sua abitazione di Villa Rosa, deve rispondere di detenzione di materiale pedopornografico. L’inchiesta, partita dalla procura di Cremona, ha interessato alcune regioni dello Stivale e ha toccato in maniera fragorosa anche l’Abruzzo. Anche se gli atti dell’inchiesta restano secretati, emergono alcuni particolari. Sembra, infatti, che il blitz della polizia postale nell’abitazione dell’ex assessore (sarebbe stata perquisita anche quella di un familiare) fosse inizialmente limitato solo a verificare la presenza di alcuni materiali informatici relativi all’inchiesta. L’arresto del geometra (difeso dall’avvocato Guglielmo Marconi) sarebbe maturato solo successivamente sulla scorta dei materiali e supporti multimediali sequestrati, e dunque non sarebbe il frutto di un ordine di custodia cautelare, come trapelato inizialmente. Molti dei punti oscuri della vicenda, che inutile ribadirlo, ha creato un grosso scalpore, dovrebbero essere chiariti nell’imminente udienza di convalida dell’arresto, che potrebbe anche svolgersi domani.

Pedopornografia, arrestato ex assessore del Comune di Alba Adriatica

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