In 2mila hanno partecipato per tributare l’ultimo saluto a Silvino D’Emilio, presidente del Cologna, uomo di sport, scomparso improvvisamente a 69 anni per un malore.
Ad accogliere il feretro per la celebrazione delle esequie il campo sportivo colognese, il suo gioiello, la sua creatura, invidiato da tutti e che presto, come ha promesso il sindaco di Roseto Enio Pavone nel suo messaggio ai familiari, verrà intitolato proprio a Silvino D’Emilio. La scuola calcio di Cologna al gran completo, al completo anche la squadra del Giulianova, presenti delegazioni di tutte le società abruzzesi.
E c’era anche Daniele Ortolano, presidente del calcio dilettantistico abruzzese, che ha riconosciuto a Silvino gli straordinari meriti di aver trasmesso ai ragazzi i sani valori dello sport, aspetto questo sottolineato anche dal parroco, don Biagio Di Benedetto che ha officiato il rito funebre.
Un lungo applauso ha accolto il feretro di Silvino D’Emilio, all’ingresso sul tappeto verde del campo sportivo di Cologna, tributatogli dai ragazzi del sodalizio colognese e dalla gente sistemata in tribuna. In lacrime la moglie Anna Palestini e i figli Marco e Fabrizio. Don Biagio ha ricordato come oggi doveva essere una giornata di festa, perché avrebbe dovuto celebrare il matrimonio della nipote di Silvino. Nozze ovviamente annullate.
Fuori dal campo sportivo una scritta: “C’è solo un presidente, Silvino nel cuore”. E poi uno striscione apparso al termine del rito funebre: “Grazie presidente, rimarrai sempre nel nostro cuore. I tuoi ragazzi”. Sulla bara un cuscino di rose rosse e due maglie: quella neroverde, del suo Cologna, e quella bianconera della sua Juventus. Durante i funerali un ragazzo del settore giovanile ha avvertito un malore per via di un calo di zuccheri. Ma per fortuna nulla di grave.
Il lancio dei palloncini neroverdi e i messaggi di Ferdinando Perletta, ex presidente del Cologna Paese, di Matteo Ambrosii portiere della formazione locale, del presidente della Figc Abruzzo Ortolano che ha anche annunciato per il futuro una manifestazione nel ricordo di Silvino D’Emilio.
Le lacrime del tecnico Luca Campanile e dei tanti collaboratori che con Silvino sono cresciuti. Un particolare: il maltempo ha concesso una tregua durante il rito funebre, per riprendere a piovere al termine delle esequie. Il feretro è stato tumulato nel cimitero di Giulianova.