Persone che hanno perso il lavoro a 50 anni, anziani con il minimo della pensione che bussano alla porta del sindaco Enio Pavone e dell’assessore alle politiche sociali Alessandro Recchiuti.
Un’emergenza che riguarda un centinaio di famiglie. Un dato che preoccupa se paragonato alla popolazione residente che sfiora i 26mila abitanti.
“Molte persone vengono qui con le lacrime agli occhi”, racconta l’assessore Recchiuti, “perché mai avrebbero pensato di vivere un dramma, quello di perdere la casa, di non poter pagare il mutuo o l’affitto. Persone di 50 anni, pensionati messi alla porta dal locatario. Stiamo vivendo un’emergenza abitativa incredibile. Però credo che sia una situazione che vada affrontata anche da altri enti, a cominciare dalla Regione”.
Difficoltà nel pagare il mutuo, la banca che pignora l’abitazione e decide di mandarla all’asta. Senza lavoro, quindi senza un guadagno certo, per molti è diventato impossibile pagare anche l’affitto. E di conseguenza è arrivato lo sfratto come conferma lo stesso assessore Recchiuti. “Gli sfratti sono legati agli affitti che non vengono pagati”, puntualizza l’amministratore rosetano, “gente che aveva sempre pagato con puntualità e che all’improvviso senza più un lavoro è diventata morosa. Ci sono situazioni drammatiche a cui con maggiore difficoltà si riesce a dare una risposta”.
A Roseto sono in tutto 230 circa gli alloggi a disposizione, 200 dei quali di proprietà dell’Ater, gli altri di proprietà del Comune che li utilizza come case parcheggio. Ce ne sono altri, ma si contano sulle dita di una mano, sempre di proprietà dell’Ater, che devono ancora essere assegnati.
Ma non saranno sufficienti a far fronte all’emergenza abitativa che la città sta vivendo. L’assessore chiederà, per questi ultimi alloggi ancora disponibili, di rivedere anche la formula del bando, cercando di dare risposte concrete a quelle situazioni di maggiore difficoltà.
Intanto, ci sono famiglie che per far fronte alle difficoltà economiche hanno deciso di mettere in vendita la casa di proprietà, sui cui grava magari un’ipoteca della banca. Prima che l’istituto di credito la pignori e la metta all’asta.