Una critica a tutto tondo quella della mancata gestione del verde urbano di Teramo da parte del Wwf all’amministrazione comunale che ha avuto come ultimo atto scellerato il taglio dei pini davanti alla scuola elementare Noè Lucidi.
“Mentre le condizioni climatiche, che mettono in ginocchio le nostre città, dovrebbero insegnare ad amministratori e cittadini che occorre una nuova mentalità per la gestione e la pianificazione dei nostri spazi urbani”, scrive in una nota l’associazione ambientalista, “il Comune di Teramo, con la discutibile decisione di restringere lo spazio pedonale davanti la Scuola Noè Lucidi, oltre ad incentivare il traffico motorizzato (altrove le scuole sono inserite in aree pedonali, a vantaggio di studenti e genitori), taglia anche pini sanissimi colpevoli di essere incompatibili con i nuovi lavori di riasfaltatura della strada”.
Oltre a ricordare che da anni è stato richiesta l’adozione dei piani del verde per conservare e valorizzare il patrimonio arboreo della città, il Wwf sottolinea come si attenda ancora il regolamento regionale per la pianificazione di un vero e proprio piano regolatore del verde, denunciando le complicità di amministrazioni e tecnici che spesso si prestano a sostituire il verde con colate di cemento.
“Eppure il verde pubblico”, continua l’associazione, “con poca manutenzione, ci regala enormi vantaggi: depura l’aria, abbassa le temperature estive al suolo, protegge dalle cosiddette bombe d’acqua, ha una funzione paesaggistica e di arredo urbano, migliora l’umore, addirittura contribuisce alla sicurezza stradale (con buona pace di chi parla di alberi killer in caso di incidenti). La scienza riconosce tutte queste positività, ma si trova sempre qualche amministratore improvvisato e/o un tecnico con scarse conoscenze per giustificare un abbattimento, una potatura estrema, una cementificazione di troppo. E poi, quando accadono disastri dovuti all’incuria umana, tutti a gridare alla calamità naturale”.