Teramo. Ha ammesso le sue colpe il prete indiano arrestato ieri a Teramo con l’accusa di aver compiuto atti osceni su una bambina di 10 anni. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, davanti al gip Marina Tommolini, il religioso ha dichiarato di essersi pentito, non essendo nelle sue intenzioni “andare oltre”.
Il fatto sarebbe stato compiuto davanti alla sorellina più piccola della vittima, oggetto delle attenzioni del prete, la cui reazione avrebbe fatto insospettire i genitori, che in un secondo momento decisero di parlare con la bimba vittima delle molestie. La ragazzina venne poi ascoltata dal sostituto procuratore Bruno Auriemma insieme ad uno psicologo e soltanto in seguito il prete indiano era stato sospeso dalla curia teramana, dopo che il superiore religioso fu avvertito dell’inchiesta, denunciando il fatto accaduto al vescovo. Non sapendo che nei suoi confronti era stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare, il parroco era tornato in Italia per rispondere a una precedente convocazione degli investigatori.