Omicidio Teramo, nuova ispezione sul cadavere di Adele Mazza

adele_mazzaTeramo. Dopo i sopralluoghi di ieri, sarebbe stato convocato per questa mattina dalla Procura della Repubblica un secondo medico per analizzare ancora il cadavere di Adele Mazza, la donna uccisa e fatta a pezzi nel giorno di Pasqua.

I Ris di Roma e i carabinieri, infatti, sono ancora alla ricerca di nuovi indizi che portino all’identificazione dell’assassino della donna e alla risoluzione del caso.

Alcuni elementi di novità sembravano stare per emergere dopo i sopralluoghi effettuati nella mattinata di ieri sul luogo del ritrovamento del cadavere della vittima. Al centro delle ultime analisi un Renault Kangoo bianco, che sarebbe stato ritrovato poco lontano dalla scarpata in cui sono stati gettati i sacchi di plastica contenenti i pezzi del cadavere della Mazza. Si tratta di un furgone ad uso commerciale, forse appartenente ad un panificio e rubato a Piano Solare.

Nel frattempo, ieri pomeriggio sarebbe stata fatta anche una seconda ispezione del cadavere assieme ai Ris, probabilmente per capire meglio quale possa essere l’arma utilizzata per fare a pezzi la donna. Seppure nessuna ipotesi sia ancora trapelata dagli uomini del capitano Nazario Giuliani, l’estrema precisione dei tagli farebbe pensare addirittura a tre arnesi: una roncola, un macete ed un coltello molto grande. Secondo alcune voci, sarebbero, dunque, almeno tre le armi da taglio, comunque utilizzate da mani molto esperte che sapevano dove e come tagliare. Proprio per capire meglio come si possa sezionare un cadavere in maniera così precisa, sembra, infatti, che i carabinieri abbiano chiesto, nella giornata di ieri, anche aiuto ad un macellaio di via Savini, che avrebbe spiegato quali sono gli strumenti e le tecniche maggiormente utilizzate per l’uccisione ed il taglio degli animali.

Nessuna notizia, inoltre, sui particolari relativi alle piste che i carabinieri stanno seguendo per l’identificazione dell’assassino. Voci in città sostengono che si farebbe sempre più strada l’ipotesi di un coinvolgimento da parte di un giro di persone dell’Est, che frequenterebbe gli stessi punti di ritrovo dove Adele Mazza era vista abitualmente.

Tania Di Simone

 

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