Teramo, caso TeAm: Roberto Canzio replica all’opposizione

Logo_teamTeramo. “Dopo aver preso atto delle ultime dichiarazioni dei gruppi di minoranza in Consiglio comunale, nelle quali si accusa la maggioranza di comportamento irresponsabile in merito alla delibera di conferma di affidamento dei servizi alla Te.Am., e nelle quali l’opposizione rivendica il diritto di essere ringraziata per aver svolto ancora una volta un lavoro puntiglioso e approfondito di analisi degli atti amministrativi a servizio di tutta la comunità teramana e per il rispetto della legalità, non si può non replicare e fare chiarezza”.

A parlare è Roberto Canzio, consigliere comunale per la lista Al centro per Teramo, che torna a parlare della tanto discussa questione relativa alla “presunta illegittimità” della Teramo Ambiente.

“Le contestazioni della minoranza” ricorda Canzio “erano due. La prima riguardava l’impossibilità di affidare in maniera diretta i servizi alla Te.Am. senza ricorrere ad una gara pubblica; la seconda riguardava la legittimità dell’attuale socio della stessa Te.Am a rimanere tale. Per quanto riguarda la prima contestazione, va chiarito che non esiste nessuna legge che impedisce l’affidamento diretto dei servizi nel caso specifico della Te.Am, ma neanche gli ultimi due decreti legge, quello Bersani prima e quello Tremonti del 2009, vietano questa operazione. Inoltre, l’opposizione ha più volte fatto riferimento ad un verbale redatto da ispettori del Ministero dell’Economia che contestava l’affidamento diretto dei servizi cimiteriali, da parte del Comune e senza gara d’appalto, alla stessa Te.Am dimenticando o, meglio, omettendo di ricordare in maniera a dir poco scorretta, che l’Amministrazione dell’epoca (giunta Chiodi) ha prodotto delle contro osservazioni che sono state poi accolte dallo stesso Ministero, dimostrando che l’affido diretto alla Te.Am è ed era possibile! Sulla seconda contestazione, bisogna ricordare che a gennaio 2007 la Slia s.p.a., che era il socio di Teramo Ambiente, si è scissa in Slia Technologies s.r.l. ed Enerambiente s.p.a., e la prima ha acquisito le partecipazioni della vecchia Slia s.p.a., divenendo socio della Te.Am. I soci e proprietari della vecchia Slia s.p.a. (che sono due) sono rimasti soci e proprietari delle due nuove società. Successivamente, nel settembre 2009, la Enerambiente s.p.a., attraverso un’operazione di fusione per incorporazione, ha incorporato in sé diverse società tra cui la Slia Technologies s.r.l., e anche in questo caso i soci e proprietari della società in questione sono gli stessi della vecchia Slia s.p.a. Quindi si sta parlando di una società, la Enerambiente, che ha mantenuto gli stessi soci (per cui il socio privato della Te.Am è rimasto sempre lo stesso), anche se tutto ciò è avvenuto attraverso operazioni che possono essere considerate contorte e complicate quanto vogliamo, ma che sono comunque ammesse e quindi regolari”.

Detto questo, Roberto Canzio si augura che “l’opposizione si convinca a svolgere il ruolo che le compete, ossia quello di proporsi come alternativa di governo e non come una compagine che è solo in grado di fare demagogia e strumentalizzazione che spesso diventa dannosa per gli interessi della collettività! Purtroppo, nel primo caso occorrerebbe avanzare proposte concrete, mentre nel secondo basta solo dire no a tutto, come al solito”.

 

 

 

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