Teramo. Si chiama Adele Mazza la donna uccisa e fatta a pezzi, ritrovata ieri sera in via Franchi a Teramo. Originaria di Ioanella, la vittima aveva 49 anni e viveva a Putignano. A riconoscere il cadavere la sorella della donna, giunta questa mattina nella zona dove le tre parti del cadavere sono state gettate.
Procura della Repubblica e carabinieri hanno confermato ufficialmente l’identità della donna. Adele Mazza aveva problemi causati dalla tossicodipendenza, a cui sembra siano anche legate le stesse cause della morte. Per questo motivo alcune fonti sostengono che le fosse stato anche tolto l’affidamento del figlio, avuto da un precedente matrimonio con Gabriele Moro, originario di Garrano. Sembra che anche l’ex marito abbia avuto alcuni precedenti con la giustizia. A ricondurre all’identità della donna alcuni particolari, come la fasciatura su una gamba a causa di un recente infortunio.
Con buone probabilità Adele Mazza è stata uccisa altrove e poi trasportata nei pressi della scarpata, dove le parti del cadavere sono state gettate. Assieme ai brandelli, sono stati, infatti, trovati anche un giubbotto ed un piccolo carrello, simile a quelli utilizzati per il trasporto delle bevande in bar e ristoranti. Proprio quest’ultimo lascia pensare che la donna sia stata uccisa e fatta a pezzi altrove e che sia stata poi trasportata in via Franchi. Gli arti mutilati sono stati infilati in sei sacchi di plastica.
Perquisita anche l’abitazione della donna: secondo le prime ricostruzioni, sembra che si sia trattato di un vero e proprio sequestro. Lo lasciano supporre il televisore, trovato ancora acceso, il letto sottosopra e la porta di casa soltanto socchiusa.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Roberta D’Avolio, sono al momento in corso. Gli agenti stanno cercando di capire con più certezza se l’omicidio possa essere legato allo spaccio di stupefacenti. Nel frattempo, hanno preso il via anche i primi interrogatori. Ad essere ascoltato lo stesso Moro, che però sembrerebbe estraneo ai fatti. Interrogate anche la madre e la sorella della donna. Alle ore 15,00 è in programma l’autopsia sui resti ricomposti della vittima da parte del medico legale Giuseppe Sciarra: sul cadavere sembrerebbero esserci segni di strangolamento.
Tania Di Simone