Martinsicuro. Scatta un nuovo divieto di balneazione nella zona rossa, quella a ridosso del torrente vibrata. Questa volta a sud di Villa Rosa (nei 200 metri più a nord del corso fluviale), così come era accaduto lo scorso 26 giugno.
Sembra prefigurarsi un’estate complicata, per quanto concerne lo stato di salute (e di inquinamento) del Vibrata, come d’altro canto ha anche sentenziato, di recente, Goletta Verde, la campagna di monitoraggio di mari italiani da parte di Legambiente. L’incubo è tornato ad aleggiare dopo i prelievi effettuati dall’Arta lo scorso 6 di luglio. Ebbene, a 200 metri a nord del Vibrata, nel territorio di Villa Rosa, la presenza di fattori inquinanti di natura batterica, è di nuovo schizzata oltre i parametri di legge. Gli enterococchi hanno fatto fermare l’asticella del rilevamento a 310 (il valore massimo di legge è 200), la concentrazione, invece,di escherichia coli è stata di 1652, tre volte il massimo consentito. Situazione anomala (o forse molto preoccupante perchè testimonia le sofferenze alla foce del Vibrata), se paragonata al fatto che nella stessa giornata, a distanza di minuti, negli altri sei punti di campionamento del litorale di Martinsicuro i valori emersi sono vicinissimi allo zero. Acque pulite, dunque, perfettamente balneabili, tranne che in quel tratto. E il tutto in attesa delle contro-analisi, previste nelle prossime ore. A differenza di quanto accaduto il 26 giugno, laddove i fattori inquinanti erano presenti su entrambe le sponde del Vibrata, ora lo sforamento ha interessato solo il versante nord. Ad Alba situazione decisamente sotto controllo. Cosa sia accaduto? Difficile dirlo, di certo qualcosa non sembra andare nel verso giusto. Alle sofferenze del Vibrata si aggiungono, forse, anche problemi in tema di scarichi fognari verso il mare.