Tortoreto, fallimento Rdb: due le offerte (una è abruzzese), dubbi per i lavoratori

Tortoreto. Ore di attesa per definire i nuovi acquirenti della Rdb Group, azienda che produce e installata strutture prefabbricate per attività commerciali, industriali e per la logistica.

 

 

Gruppo che è stato dichiarato fallito lo scorso 12 di febbraio del tribunale di Piacenza. Nelle ultime ore, sulla scorta del bando di vendita “varato” dai curatori fallimentari (Michele Guidotti e Andrea Loranzi) sono state presentate due offerte di acquisto per i 4 siti produttivi, tra i quali quello di Tortoreto. Sul sito web dell’azienda sono state pubblicate le due offerte di acquisto.

 

 

Una è stata composta da un gruppo di imprenditori piacentini, dove la Rbd ha la sua sede legale. Imprenditori che hanno dato vita ad un fondo d’investimento nel sultanato dell’Oman con la collaborazione di una fondazione del Qatar. L’altra offerta (visto che i nomi dei potenziali acquirenti non sono riportati) è stata fatta invece da un’azienda abruzzese del settore. Entro oggi, o al massimo domani, i curatori fallimentari dovrebbero comunicare la propria decisione. Nelle due offerte non si parla, almeno nelle descrizione sintetica dell’offerta, della conservazione dello stabilimento di Tortoreto. O meglio, in una delle due tra i costi accessori si parla del pagamento dei canoni di locazione della struttura di Tortoreto. Situazione che sta creando ovvie apprensione per i 40 lavoratori dello stabilimento di contrada Salino.

 

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