Giulianova. Il sindaco chiude il mercato coperto per l’inagibilità della stessa struttura. Il provvedimento è articolato in una specifica ordinanza con la quale il sindaco Francesco Mastromauro ha imposto a Filippo Di Giambattista, presidente della società “Giulianova Patrimonio” di inibire l’accesso allo stabile “considerato che le attuali condizioni che caratterizzano i locali, adibiti alla vendita di prodotti agro-alimentari, costituiscono un pericolo per la pubblica incolumità, ed in particolare per gli operatori economici ma anche per tutti i cittadini che frequentano i locali”.
Il provvedimento è la diretta conseguenza del sopralluogo effettuato, qualche giorno fa, dal comandante della polizia municipale, il maggiore Roberto Iustini, dopo l’incendio che si era sviluppato all’interno della struttura di piazza Dalla Chiesa. La verifica dei vigili ha evidenziato l’inagibilità della struttura e il rischio per la pubblica incolumità. La predisposizione dell’ordinanza sindacale, nello specifico, è la conseguenza diretta del rapporto rimesso dal comandante Iustini. “L’ordinanza – argomenta il sindaco Mastromauro – è un atto dovuto, a tutela della pubblica incolumità proprio per le attuali condizioni dello stabile. Sull’ex Mercato coperto, poi, mi sembra si stia facendo demagogia bella e buona. Da una parte i “professionisti” della raccolta firme, che fanno lievitare il malcontento per accreditarsi come “salvatori della patria”. Ma non si vede quello che è sotto gli occhi di tutti: e cioè che l’edificio è un colabrodo e che, fino a qualche anno fa, lo si reputava una vergogna per Giulianova. Dall’altra parte i commercianti. Si, ma quali e quanti? I commercianti assegnatari di box all’interno del Mercato” aggiunge il sindaco, “ sono solo due, uno per la vendita di pesce e l’altro per la carne. Ma la Asl, a seguito di ispezione, ha disposto, la chiusura dei due esercizi per carenze igienico-sanitarie. Quindi, di che parliamo? Diverso è il caso degli agricoltori, circa 18, ospitati all’interno dello stabile. Ma, come detto, l’edificio doveva essere chiuso non certo per il piacere di chiuderlo, bensì, e lo ripeto, per garantire l’incolumità di chi operava al suo interno e di chi vi si recava. E comunque per gli agricoltori è stata trovata una soluzione. Essi potranno continuare a vendere i loro prodotti in idonei spazi all’aperto, su piazza Dalla Chiesa, di fronte all’ex Mercato coperto. E ciò fino a quando, come pure ho richiesto nelle mia ordinanza al presidente della Giulianova Patrimonio, non sarà eliminata l’attuale situazione di pericolo. Cosa che, naturalmente, spero avvenga quanto prima”.
Giulianova partecipa All’ora della Terra. Domani, sabato 27 marzo, alle 20,30, in 1600 città, grandi e piccole, di ben 110 Stati, per un’ora monumenti e luoghi pubblici saranno senza illuminazione. Perché proprio domani ricorre l’ “Ora della Terra”, un’iniziativa, ormai alla sua terza edizione, voluta dal WWF per dimostrare l’esistenza di una volontà globale che vuole combattere i cambiamenti climatici.Anche Giulianova è tra le 1600 località del mondo ad aver aderito all’iniziativa. Pertanto domani, a partire dalle ore 20,30, verranno spente le luci di Piazza della Libertà, che tornerà ad essere illuminta alle 21,30.