Giulianova, arrestato un secondo tifoso per il lancio di bombe carta

IMGP4792Giulianova. Un secondo tifoso del Giulianova finisce in carcere per il lancio di bombe carta al Bentegodi di Verona. Alfonso Di Paolo 40 anni, di Mosciano Sant’Angelo, è stato arrestato dalla polizia per il lancio di bombe carta, e altri quattro giovani sono stati denunciati in stato di libertà per l’accensione di fumogeni, travisamento e scavalcamento delle recinzioni dopo la partita di calcio di lunedì scorso tra l’Hellas Verona ed il Giulianova.

Nel corso della partita, alcuni tifosi abruzzesi che si trovavano nel settore dell’impianto sportivo destinato agli ospiti, si erano resi responsabili di lancio di tre bombe carta, dell’accensione di fumogeni, travisamento in luogo pubblico, danneggiamento e scavalcamento di recinzioni interne. Le indagini hanno visti impegnati la Digos di Verona (squadra tifoserie) e gli agenti della questura di Teramo, che hanno individuato, e poi arrestato, Antonio Di Paolo, grazie alla visione della documentazione video-fotografica registrata dall’impianto di videosorveglianza in uso nello stadio scaligero. La polizia di Verona, già al termine dell’incontro di calcio, al momento del deflusso degli spettatori, aveva arrestato Anthony Di Tullio, di 22 anni, residente a Giulianova, riconosciuto come uno degli autori del lancio delle bombe carta.
Nel giudizio di convalida avvenuto l’altro ieri, il gip Paola Vacca ha disposto la custodia cautelare in carcere in attesa del processo che si terrà il prossimo 29 marzo. Il questore di Verona, ha già disposto l’avvio del procedimento per l’emissione dei provvedimenti di divieto d’ingresso negli stadi ai tifosi che sono stati segnalati ed ha espresso il suo personale compiacimento per il lavoro svolto in tempi rapidissimi dalle due Digos “che hanno dato un segnale di forte rigore contro consuetudini e atteggiamenti pericolosi per il tranquillo svolgimento di manifestazioni sportive”.

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