L’intervento, data la consistenza dello smottamento, è stato realizzato in più fasi e ha riguardato sia la messa in sicurezza del versante che il tratto stradale vero e proprio. E’ stata predisposta una struttura flessibile in gabbionate metalliche per adattarla ai piccoli movimenti del pendio. Trattandosi di una zona a rischio frane, inoltre, è prevista l’installazione di un sistema di monitoraggio con una stazione fissa, completamente automatizzata, in grado di rilevare ogni movimento del terreno. I costi complessivi degli interventi ammontano a circa 450 mila euro.
“Una data da ricordare e da festeggiare per i cittadini di questo versante del Gran Sasso che per cinque lunghi anni sono stati costretti ad utilizzare una viabilità alternativa in una rete di collegamenti che già normalmente non è fra le più comode – ha commentato l’assessore alla viabilità Elicio Romandini – un’altra opera sbloccata la cui realizzazione era finita in una serie di procedure macchinose”.