Roseto, scoperte decine di micro discariche nelle oasi ecologiche

discarica2Piccole oasi ecologiche trasformate in vere e proprie discariche in appena due notti. La periferia di Roseto, ma anche le zone immediatamente a ridosso della spiaggia, come via degli Acquaviva a Cologna Spiaggia, si sono svegliati sotto un cumulo di rifiuti abbandonati nottetempo.

E pensare che appena quattro giorni fa la Diodoro Ecologia aveva schierato le proprie squadre per rimuovere rifiuti ingombranti, buste di pattume abbandonate a terra nelle zone di Campo a Mare, Voltarrosto, Cologna Spiaggia, Villa Maisè, Piane Tordino, Contrada San Giovanni.

Quasi una tonnellata di sostanze di risulta scaricate sul territorio dai soliti incivili, tra apparecchiature elettriche ed elettroniche non più utilizzabili, come televisori, frigoriferi, lavastoviglie, mobili, pezzi di divani, e ancora materassi, bustoni neri contenenti scarti provenienti da fabbriche limitrofe.

Non solo, ma anche buste contenenti rifiuti domestici, come scarti di un pranzo, piatti di plastica, contenitori di succhi di frutta, scatolette di tonno. Il sindaco di Roseto non ne può più, così come il responsabile della Diodoro Ecologia, l’ingegner Ercole Diodoro che appena una settimana fa hanno presentato il piano dell’estensione del porta a porta anche nella periferia rosetana, annunciando la sistemazione di telecamere per la sorveglianza delle aree a maggiore rischio. Le isole ecologiche spariranno.

La società, che si occupa del servizio di igiene del territorio e raccolta dei rifiuti, dovrà togliere oltre 500 contenitori attualmente sparsi nell’area rosetana. In passato ce n’erano circa 800, ma con l’avvio del porta a porta nel capoluogo ne sono stati eliminati parecchi.

Intanto, in un anno sono state rilevate multe per circa 15mila euro nei confronti di ditte e persone sorprese ad abbandonare il pattume in strada, quasi tutte con residenza nei Comuni limitrofi. Nonostante le sanzioni e il giro di vite, il grado di inciviltà resta elevato.

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