Teramo. Erano finiti a processo con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nell’ambito di una maxi inchiesta della Procura di Teramo sulle false assunzioni di colf e badanti.
Un’accusa che ha portato a 3 condanne e 10 assoluzioni, emesse dal giudice Roberto Veneziano al termine del processo di primo grado. Ad essere riconosciuti colpevoli un ragioniere commercialista che si occupava di gestire le pratiche, condannato a 3 anni e 6 mesi per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e falso ideologico, e altre due persone, condannate a un anno e 6 mesi e a 8 mesi con l’accusa del solo favoreggiamento.
Assolti con la formula “perché il fatto non sussiste” gli altri 10 indagati, privati cittadini che risultavano aver assunto immigrati e che per la difesa sarebbero stati ignari ingranaggi del meccanismo. La vicenda è relativa alle presunte false assunzioni di colf e badanti attraverso la sanatoria del 2009, che per il pm Stefano Giovagnoni si era trasformata in questo caso in un’occasione per far soldi attraverso false dichiarazioni. Nel corso del processo tra i testi dell’accusa erano sfilati cittadini la cui firma risultava sulle richieste di regolarizzazione e che avevano disconosciuto quelle firme. La stessa cosa avevano fatto molti dei cittadini finiti a processo.