Atri. Siglata la convenzione tra la Asp n. 2 della Provincia di Teramo e Il Sentiero, centro di ascolto onlus del Ceis, per la ristrutturazione di un fabbricato di proprietà dell’Azienda di servizi alla persona che sarà oggetto di lavori per 185mila 563 euro.
“Si tratta di un ex casolare, situato in zona Colle Sciarra di Atri, precedentemente occupato da coloni dell’ente che abbiamo deciso di adibire a centro di accoglienza notturna di persone in situazione di tossicodipendenza inserite nel programma terapeutico riabilitativo attivato dal Ceis di Pescara – spiega il presidente della Asp n. 2 Mimma Centorame -. Il progetto nasce dalla sinergia tra azienda di servizi, il Sentiero, rappresentato da Gianluca Dell’Elce che presiede l’associazione e don Giuseppe Bonomo, parroco della chiesa cattedrale di Atri. Nello specifico la casa è destinata ad accogliere, nelle ore notturne, fino ad un massimo di otto ospiti, tutti maggiorenni e di sesso maschile, che hanno bisogno di frequentare la fase semiresidenziale del programma riabilitativo. La struttura vedrà, inoltre, la presenza costante di volontari formati e coordinati da un operatore del Ceis. E’ un progetto importante – aggiunge il presidente Centorame – che offre accoglienza a persone che non possono contare su una famiglia che garantisca loro la protezione richiesta dal programma riabilitativo. L’accordo siglato prevede la compartecipazione tra Asp e Il Sentiero che conferiscono rispettivamente l’immobile ed i fondi necessari per l’adeguamento della struttura”.
E’ un accordo pilota che permette il salvataggio di uno dei casolari storici della Asp proveniente dal patrimonio della ex Ipab Ricciconti ed assicura una residenza protetta a giovani in difficoltà sul piano psicofisico che non possono contare sull’appoggio di padri e madri.
“I lavori sono già interamente finanziati con fondi propri – dichiara la Centorame – ed appaltati, quindi vedremo gli operai al lavoro tra pochi giorni per un periodo di 180 giorni in modo che proprio con l’avvicinarsi del periodo natalizio la struttura rimodernata e adibita alla nuova funzione sia in grado di accogliere i primi ospiti. Il fabbricato oggetto dei lavori è la classica struttura rurale costruita nella prima metà degli anni ’50 del secolo scorso ed ha tipologia tradizionale costituita da un corpo fabbrica adibito ad abitazione con gradinata esterna, locali utilizzati per ricovero di animali ed attrezzi. L’importo di 185mila 563 euro è necessario per la messa a norma di tutti gli impianti e delle strutture: una vera e propria operazione di recupero della memoria storica del nostro territorio da mantenere e valorizzare integrandola con una diversa destinazione d’uso nel rispetto del contesto in cui si trova e del rispetto dell’ambiente visto che nel casolare troverà spazio anche un impianto per la produzione di energia rinnovabile ed acqua calda termosanitaria con pannelli fotovoltaici”.