Silvi, il Comune vuole contenere i costi dello smaltimento dei rifiuti

Di_feboSilvi. Il problema degli “eccessivi costi” di smaltimento dei rifiuti che i comuni devono sostenere interessa anche Silvi.

“Se non riaprirà al più presto – ha spiegato il consigliere delegato all’ambiente Gianni Di Feboil sito di Atri, gestito dal Consorzio Piomba Fino, a cui aderisce anche il comune di Silvi, saremo costretti, come già accade, a ricorre a impianti di smaltimento gestiti da altre società. Una condizione che costringe il comune di Silvi, al pari delle altre municipalità aderenti al Consorzio, a fare i conti con la logica di mercato che anima il settore. In buona sostanza con il perdurare di questa situazione, si corre il rischio di un ulteriore incremento delle tariffe a carico dei cittadini. E’ giusto ricordare che, fino ad oggi, abbiamo riconosciuto ben 195 euro circa a tonnellata al Sogesa, la società che gestisce l’impianto di Grasciano dove fino ad oggi vengono conferiti i nostri rifiuti, mentre invece fino al 2006 utilizzando la discarica di Atri il costo per il nostro ente era di 90 euro circa a tonnellata. La tariffa, dunque, incrementata di quasi 100”. L’amministrazione comunale di Silvi proverà, attraverso il consorzio Piomba Fino, a spuntare il prezzo più conveniente per conferire il pattume all’impianto di Cerratina, vicino Lanciano. “La forza politica – ha concluso Gianni Di Febo – che rappresento si impegna a non sottostare a giochetti di ogni tipo e tenere alta la guardia. Questa vicenda richieda massima attenzione per allontanare, quanto più, il pericolo di eventuali manovre speculative. Più di un timore alla luce delle offerte che ci sono pervenute anche da parte di Sogesa e, che di fatto, dimostrano che anche sulle tariffe applicate dagli operatori privati si è scatenata una battaglia senza quartiere. Per questo motivo chiedo a tutti i partiti di smettere la logica di appartenenza e lavorare nel solo interesse della collettività. Pagare più del dovuto il costo di conferimento e smaltimento della spazzatura è da irresponsabili. Un lusso che non possiamo concederci”.

 

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