Pineto. Abilbyte Onlus, “Associazione di volontariato di utilità socio-informatica”, che gestisce l’unica ausilioteca in Abruzzo e aiuta da anni persone disabili a far sperimentare gratuitamente strumenti informatici compensativi hardware e software che permettono loro di comunicare, apprendere, integrarsi e lavorare, dopo cinque anni e’ stata costretta con grande tristezza e rammarico a lasciare Pineto in quanto il comune, pare che non abbia un locale idoneo da adibire a sede.
Il presidente Manolo Pelusi e il segretario Nando Filippo Di Febo di Abilbyte Onlus tuonano: “Un grazie va all’insensibilità dell’amministrazione pinetese, che ha di fatto portato l’associazione ad assumere la decisione di lasciare la splendida costa”.
Ma forse non si è capito che Pineto, ospitava l’unica ausiloteca in Abruzzo se non addirittura del centro sud Italia. Si consideri che già nel lontano 2013, si ventilava l’ipotesi di un eventuale sede a Scerne di Pineto che già suscitava nuovi elementi di discussione: “l’ex amministrazione, riteneva opportuno di doverci dividere un’unica stanza con realtà che occupavano ruoli divergenti, senza tener conto della mission di Abilbyte dove la privacy è un fattore fondamentale. In altri casi invece, ci volevano assegnare una stanza ubicata presso l’ex casa parrocchiale a Scerne di Pineto, volendo far sostenere ad Abilbyte Onlus i lavori di ristrutturazione della stessa. Con la nuova amministrazione, invece, nonostante i molteplici tentativi di richiedere appuntamenti al sindaco Verrocchio per un incontro con i volontari nella sede Abilbyte Onlus presso l’oratorio, non solo non si è arrivati a fissare un giorno, ma addirittura l’associazione non è stata ricevuta dal Sindaco in uno degli appuntamenti accordati dalla Mariani con il presidente Pelusi di cui, buona parte dei soci avevano richiesto permessi di qualche ora dal lavoro per non mancare all’appuntamento. Fummo ricevuti in corridoio dalla stessa Mariani e il vice sindaco Pallini i quali ci rassicurarono che nel giro di una settimana avrebbero preso provvedimenti”, spiega l’associazione.
“Il primo cittadino Pinetese non si degnò nemmeno di un saluto. Nel febbraio 2015 lo stesso assessore Mariani, finalmente comunicò che la sede a Scerne di Pineto era pronta ma purtroppo, la felicità iniziale durò poco, in quanto dal sopralluogo emerse che: il montacarichi era guasto, la finestra della sede non si chiudeva, le serrature delle porte erano rotte e le dimensioni della stanza (una volta arredata) erano ridicole a tal punto da non poter ospitare neanche due carrozzine. Ovviamente è stato tutto documentato”. Ricorda Pelusi facendo notare che tra le due “amministrazioni cambiando l’ordine degli addenti il risultato non cambia”.
Abilbyte Onlus nonostante tutto non si è mai persa d’animo: “Durante tutto il trambusto con l’amministrazione comunale, la Onlus continuava la propria attività presso l’oratorio di Pineto che, con grande disponibilità e accoglienza ha ospitato l’associazione oltre il dovuto.” Ora Abilbyte Onlus ha trovato 43 mq di spazio in Atri senza condizioni particolari (come ad esempio pagare un affitto in manodopera) grazie a interlocutori attenti come l’Ente Ricciconti che ha messo a disposizione una stanza da poter adibire a sede dov’è ubicato il centro Diurno. Un grazie va all’amministrazione atriana. La prima ausilioteca in Abruzzo tornerà presto a pieno regime”.
La replica del sindaco Verrocchio: ‘Abylbite torni a Pineto’. “La decisione di Abylbite ci rattrista. Parecchio. Avevamo loro ribadito la disponibilità di un locale nella ex Casa Parrocchiale di Scerne dove attualmente ha sede anche l’associazione Dimensione Volontario, una stanza dove alcuni piccoli lavori necessari sarebbero stati fatti ovviamente dal Comune prima dell’eventuale consegna. Crediamo che Scerne, soprattutto quella zona, possa diventare il polo del sociale e dei servizi alla persona”.
Lo ha precisato il sindaco di Pineto Robert Verrocchio dichiarando che “il Palazzo Polifunzionale, in parallelo, che in seguito ai lavori fatti eseguire durante il commissariamento hanno portato al venir meno di una stanza, diventerà il polo della cultura della nostra città. Oltre questi, il Comune purtroppo al momento non ha a disposizione altri spazi adeguati di proprietà. Avevamo anche proposto loro di rimanere a Scerne in maniera provvisoria, con l’intento di riuscire in seguito ad aver altri spazi a cui pensiamo e sui quali stiamo lavorando per entrarne in disponibilità, disponibilità che al momento, ripeto, non abbiamo. Su queste possibilità continueremo a lavorare, perché ci farebbe un immenso piacere che Abylbite ritorni a Pineto”.
La replica di Abilbyte Onlus. “Grazie Atri ci ha accolto a braccia aperte. L’importante è fare consulenza e offrire tecnologia senza costi ai diversamente abili.La sede è solo un fatto di sensibilita’ da parte di chi risolve senza problemi i problemi. Grazie Ricciconti”. Così ha replicato al sindaco di Pineto il presidente dell’Associazione Abilbyte Onlus, Manolo Pelusi.