Lady Limoncella, tra una settimana la decisione del giudice sul licenziamento

limoncella2Teramo. Tanto rumore per nulla. L’udienza si celebra a porte chiuse, i testi non vengono ascoltati (tra questi era annunciata la presenza di Piero Chiambretti e Federica Panicucci) e il giudice del lavoro si riserva di adottare una decisione entro una settimana.

La curiosità di molti, questa mattina, è stata in parte disattesa (compreso il lavoratore che chiede il reintegro nel posto di lavoro) al tribunale di Teramo, dove era in programma la prima udienza sulla causa del lavoro che vede come parte lesa Giuseppe Starace, 37 anni, in arte Lady Limoncella, commesso in una catena di prodotti per l’igiene intima e drag queen nel tempo libero. Il giudice del lavoro, Giulio Cruciani, infatti, ha fatto svolgere l’udienza a porte chiuse e tutto si è risolto in pochi minuti, visto che il magistrato non ha preferito, almeno in questa fase, ascoltare i testi (di ambo le parti) e ha rinviato la decisione alla prossima settimana. La difesa di Lady Limoncella aveva citato come testimoni sia Piero Chiambretti che Federica Panicucci, conduttori televisivi che, nelle scorse settimane, avevano avuto come ospite il commesso di origini campane. Tra una settimana, in ogni caso, potrebbero essere due le soluzioni adottate dal giudice: decidere se ascoltare i testi, oppure limitarsi semplicemente alla valutazione della documentazione prodotta dalle parti e decidere sul ricorso d’urgenza, presentato dall’avvocato Sigmar Frattarelli (legale di Giuseppe Starace), per il licenziamento del commesso. Starace, che fino a metà dicembre era stato alle dipendenze di un negozio di Tortoreto (che fa parte di una catena di negozi che commercializza prodotti per l’igiene intima e per la casa), è stato il destinatario di due lettere di licenziamento, per essersi esibito come drag queen (l’azienda sostiene che lo abbia fatto durante un periodo di malattia). Licenziamento che il legale di Starace ha impugnato davanti al giudice del lavoro, perché viene ritenuto discriminatorio. Martedì prossimo il giudice farà conoscere le sue decisioni.

 

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