Sant’Egidio alla Vibrata. La magistratura blocca i funerali di Piermario Pompei e apre un’inchiesta sulla sua morte. Il corteo funebre, che dall’ospedale di Sant’Omero era in procinto di muoversi verso la chiesa del Sacro Cuore di Sant’Egidio (dove alle 15 erano in programma le esequie del 22enne morto martedì sera) è stato stoppato dall’arrivo dei carabinieri della stazione di Nereto.
I militari, in esecuzione di un provvedimento della magistratura di Teramo (titolare dell’inchiesta e il sostituto procuratore Greta Aloisi), hanno di fatto sospeso i funerali e disposto il trasferimento della salma nell’obitorio dello stesso ospedale. Per la magistratura, infatti, il decesso di Piermario Pompei, operaio di 22 anni di Sant’Egidio, vittima forse di un sospetto arresto cardiaco mentre stava facendo ritorno a casa dopo una partita di calcetto, è da catalogare come una morte sospetta e dunque prima di dare l’ok alla sepoltura, saranno necessari ulteriori esami. Quello che è accaduto oggi, nello specifico, ha spiazzato tutti, visto che familiari, parenti e amici, che stavano vegliando la salma del povero ragazzo, oramai si stavano quasi incamminando verso la chiesa di Sant’Egidio, dove parecchia gente era a sua volta in attesa di salutare il feretro di Piermario per l’ultima volta. Va detto, che a dispetto di quanto emerso inizialmente, sulla salma del giovane era stato effettuato solo un esame diagnostico più accurato, mentre ora la magistratura ha disposto l’autopsia che dovrebbe svolgersi nelle prossime ore. Solo allora, e una volta che gli inquirenti avranno fatto luce sulle cause della morte di Pompei, sarà fissata una nuova data dei funerali.