L’esito delle analisi è stato comunicato, in una nota, dalla stessa amministrazione comunale, che ha ricevuto il plico venerdì scorso, sulla base di una capillare indagine effettuata sia dai tecnici dell’Arta che dallo studio chimico associato Astra. “ Le analisi effettuate nella zona compresa tra la chiesa di San Gabriele e via Di Vittorio”, si legge nella nota, “ hanno evidenziato il superamento delle concentrazioni di soglia di contaminazione previste dalla norma, per la presenza di metalli nel terreno che potrebbero aver causato la presenza di sostanza contaminanti anche nella falda”. Da giorni, a livello cittadino, circolavano indiscrezioni, ora confermate dalle carte, del possibile inquinamento dell’area, elemento questo che viene fatto risalire a prima della nascita del quartiere di Villa Rosa, e denunciato pubblicamente meno di un anno fa, dai consiglieri comunali del gruppo ex An. Ovviamente, l’esito delle analisi pone la necessità di studiare soluzioni utili per risolvere la problematica. In primo luogo, è questo è pacifico, bisognerà provvedere alla bonifica del sito inquinato, e vista l’entità della stessa contaminazione, l’operazione presuppone dei costi economici non trascurabili. La stessa area, infatti, l’ente ha intenzione di alienarla per tappare le falle di bilancio, e anche se ora bisognerà prima risolvere il problema di natura ambientale. Contestualmente, sulla stessa problematica, il corpo forestale dello Stato ha aperto un’inchiesta per risalire a chi, alcuni lustri fa, ha smaltito la sostanze tossiche nel terreno. Dubbi, a questo punto, sorgono anche per le altre zone dello stesso quartiere di Villa Rosa. Nella stessa nota, l’amministrazione guidata dal sindaco Abramo Di Salvatore, ha comunicato che a breve sarà convocato un nuovo tavolo tecnico utile per tracciare la strategia immediata.