Colonnella, Atr: la Provincia alla ricerca di soluzioni

atrColonnella. Il presidente della Provincia Valter Catarra ha convocato per martedì 16 febbraio, alle ore 10.00, nella Sala del Mutilato di Teramo, un incontro tra i vertici dell’Atr, i sindacati e le istituzioni, per discutere della situazione dell’azienda di Colonnella, specializzata nella produzione di compositi in fibra di carbonio.

“Non posso esimermi” ha scritto Catarra nella lettera di convocazione “dal ricordare l’enorme rilevanza economica ed occupazionale che una realtà come quella del gruppo Atr riveste nel nostro territorio e che hanno spinto la Provincia a seguirne le varie vicende che hanno condotto all’avvio della procedura di amministrazione straordinaria”.

Il gruppo conta 700 dipendenti, di cui 289 in cassa integrazione straordinaria ed è attualmente in amministrazione straordinaria, una procedura riservata alle grandi imprese in crisi e gestita dal Ministero dello sviluppo economico.

Il piano di salvataggio, nel caso dell’Atr, prevede la cessione dell’azienda ad altri gruppi imprenditoriali.

“Le istituzioni” continua il presidente della Provincia “sono quotidianamente impegnate nella ricerca di soluzioni che possano far intravedere una speranza per l’azienda ed i suoi dipendenti. È nell’interesse generale del territorio che il polo del carbonio, con il bagaglio di professionalità e i tanti posti di lavoro che ha finora garantito, possa continuare ad esistere ed a svilupparsi in provincia di Teramo”.

All’incontro sono stati invitati, oltre al commissario straordinario del gruppo Atr Gennaro Terracciano e ai sindacati, il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, l’assessore regionale al Lavoro Paolo Gatti, il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca e l’assessore al Lavoro Fabio Badiali, il presidente della Provincia di Ascoli Piceno Piero Celani e l’assessore al Lavoro Aleandro Petrucci, il sindaco di Colonnella Marco Iustini.

L’invito è stato esteso anche ai rappresentanti della Motori Marini Lamborghini e della Itca, che stanno lasciando gli stabilimenti presi in affitto dall’Atr e si trovano ora a dover gestire i passaggi legati alla retrocessione dei dipendenti.

Marina Serra


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