Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Bari ha approvato il progetto di bilancio dell’esercizio 2014 che verrà sottoposto all’esame dell’Assemblea dei Soci, convocata a Bari nei giorni 18 e 19 aprile prossimi.
“Il 2014 – si legge – è stato caratterizzato da un’importante crescita dimensionale grazie all’acquisizione di Banca Tercas e di Banca Caripe, che insieme costituiscono la maggiore realtà bancaria dell’Abruzzo. L’acquisizione è avvenuta all’esito delle procedure di amministrazione straordinaria a cui sono state precedentemente sottoposte le due banche. Il patrimonio della Banca Popolare di Bari risulta significativamente rafforzato a seguito dell’importante operazione di aumento di capitale conclusa con successo a dicembre scorso (per complessivi 500 milioni di euro tra equity e obbligazioni subordinate). Significativo è stato inoltre l’aumento della compagine sociale, che nel corso dell’esercizio si è accresciuta di oltre 7.000 unità, superando il numero di 68.000 azionisti”.
A livello consolidato, in considerazione dell’ingresso di Banca Tercas e Banca Caripe, “il Gruppo Banca Popolare di Bari a fine 2014 è presente sul territorio nazionale con 386 filiali e 3.264 dipendenti. Gli impieghi del Gruppo raggiungono circa 9,6 miliardi di euro e la raccolta complessiva da clientela circa 15,8 miliardi di euro (entrambi i valori al netto dei rapporti in essere con controparti centralizzate). A conclusione dell’esercizio 2014 il Gruppo Banca Popolare di Bari conferma quindi la propria leadership nell’Italia Centro Meridionale in termini di presenza ma anche come capacità di supporto al territorio. Infatti in una fase di particolare difficoltà a causa del perdurare della crisi, i cui riflessi sono stati più acuti nel Mezzogiorno, non è mancato il sostegno in favore di famiglie e di piccole e medie imprese, con nuove erogazioni per circa 900 milioni di euro”.
“Anche nell’ambito del sociale è continuato, in maniera ancora più intensa e sempre alla luce della critica situazione congiunturale, il contributo alle esigenze dei diversi territori di insediamento, cui da quest’anno si è aggiunto anche l’Abruzzo, con interventi a favore delle fasce più deboli – prosegue l’analisi della BPB – Le sofferenze nette hanno raggiunto i 620 milioni di euro (di cui 307 milioni di euro riferibili a Banca Tercas e Banca Caripe e 47 milioni di euro alla Cassa di Risparmio di Orvieto); il rapporto sofferenze/impieghi si attesta al 6,0%, con un grado di copertura del 60,5%.I fondi propri ammontano al 31 dicembre 2014 a 1,3 miliardi di euro e segnano coefficienti superiori alla soglia regolamentare, con un livello di CET1 Ratio dell’11,03% e di Total Capital Ratio del 14,55% in linea con le best practice”.
Infine, a livello reddituale, “i risultati raggiunti evidenziano un margine di interesse pari a circa 208 milioni di euro ed un margine di intermediazione di oltre 412 milioni di euro. Le rettifiche sono state pari a 103 milioni di euro circa mentre i costi operativi hanno raggiunto i 268 milioni di euro. Il risultato netto consolidato di pertinenza della Capogruppo è pari a 24,9 milioni di euro, mentre, a livello individuale, il risultato netto della Banca Popolare di Bari è pari a 21,3 milioni di euro contro i 17,1 di euro dell’anno precedente (+24,5%). Verrà proposta all’Assemblea dei Soci la distribuzione di un dividendo pari a 0,10 euro per azione”.