Giulianova. I carabinieri appongono i sigilli ad un impianto di autodemolizione di Giulianova. Sono soprattutto di natura ambientale, le irregolarità che hanno favorito un provvedimento della procura di Teramo, che ha disposto il sequestro preventivo di un impianto di autodemolizione (attività e area annessa), localizzato sulla Statale 80, nella frazione di Colleranesco.
L’apposizione dei sigilli è stata perfezionata oggi dai carabinieri del Noe (nucleo operativo ecologico) di Pescara, che si sono avvalsi della collaborazione dei colleghi della compagnia di Giulianova. Il sequestro disposto dalla magistratura è frutto di un controllo che i carabinieri del Noe, diretti dal tenente Fiorindo Basilico, hanno effettuato nello sfasciacarrozze di Giulianova. Nel “cimitero delle auto”, i carabinieri hanno rilevato alcune gravi irregolarità in materia ambientale, come lo scarico abusivo di acque reflue e l’inosservanza di alcune prescrizioni contenute nell’autorizzazione rilasciata per esercitare tale tipo di attività. I reati contestati nella circostanza, poi hanno favorito sia il sequestro preventivo dell’intero impianto (ai sensi dell’articolo 321 del codice di procedura penale) e la denuncia del gestore dell’attività per reati legati all’inquinamento ambientale. Il provvedimento di sequestro è stato notificato oggi al titolare dell’impianto dai carabinieri, che poi hanno anche provveduto ad apporre i sigilli al cancello d’ingresso dello sfascio, recintando l’intera area con un nastro da cantiere.