Teramo, Brucchi: l’ateneo aquilano va aiutato, ma non a scapito degli altri

brucchi-sindacoTeramo. Dopo le dichiarazioni del consigliere comunale Valdo Di Bonaventura, il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi è intervenuto nel dibattito sulla casa dello studente teramana.

Il consigliere di centro sinistra ha accusato l’amministrazione comunale di avere grosse responsabilità su alcune “incompiute” ed ha invitato il sindaco a “farsi sentire in Regione”.

“Il consigliere Di Bonaventura” ha detto Brucchi “dimentica che la querelle nasce dalle dichiarazioni del rettore dell’Ateneo de L’Aquila, che riteneva, a mio avviso ingiustamente, favorita la casa dello Studente di Teramo rispetto alle necessità degli studenti aquilani. Di cosa mi dovrei lamentare in Regione? In effetti sì, Di Bonaventura ha ragione,  dovrei farmi sentire, ma per ringraziare dello stanziamento di 2 milioni e mezzo di euro, concesso appunto per i lavori necessari al completamento della struttura. Non certo per esprimere una lamentela”.

Il primo cittadino ha poi ribadito la grande sinergia tra Comune, Provincia e Regione, aggiungendo inoltre che “l’amministrazione ha in programma la volontà di migliorare il rapporto con Università, investendo progetti e risorse. In questa ottica si inquadrano gli sforzi affrontati per migliorare i collegamenti con la mensa e la Casa dello Studente e il progetto di realizzazione di un percorso pedonale dalla Casa alla sede di Colleparco”.

Riferendosi poi al rettore aquilano Di Iorio, Brucchi tiene a precisare che “pur considerando le difficoltà, non è con la logica delle ripicche campanilistiche che si ottiene un risultato. L’Aquila, pur con tutta la solidarietà possibile, non è l’ombelico del mondo e non si deve considerare privilegiata a priori. Si aiuti sì l’Ateneo aquilano, ma senza mortificare le legittime aspettative degli altri atenei, che svolgono la loro azione nella nostra regione. Non è L’Aquila o Teramo, ma è L’Aquila e Teramo per il bene dell’Abruzzo e degli abruzzesi”.

Marina Serra

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