Ieri lo sciopero proprio dei dipendenti che ha mandato su tutte le furie il primo cittadino giuliese che questa mattina ha voluto incontrare la Conte e i dipendenti per capire cosa realmente sia accaduto o cosa stia accadendo.
“Avrei voluto che venissi contattato”, ha sottolineato Mastromauro, “avrei detto come stanno in realtà le cose. Questo non è stato fatto. Non ho mai dichiarato che la Julia Servizi è in vendita”. La notizia della presunta cessione a privati della Julia Servizi era apparsa sul web.
Da qui la preoccupazione dei dipendenti che hanno incrociato ieri le braccia. Mastromauro, però avrebbe preferito che lavoratori e amministratore unico si confrontassero con la Giunta, che chiedessero informazioni prima di decidere per lo sciopero. Il sindaco ha ricordato che la Legge Cottarelli obbliga gli Enti a rinunciare alle partecipate che presentano alcune criticità, che hanno più amministratori che dipendenti, che hanno bilanci in perdita o che svolgono attività di natura commerciale, pur avendo dei bilanci positivi.
E l’aspetto negativo della Julia Servizi è proprio legato alla sua attività commerciale, visto che vende servizi, come la fornitura di energia, gas e luce. Entro il 31 marzo dovrà essere notificata al Governo la scelta che il Comune farà, ovvero se tenere la Julia Servizi oppure avviare il procedimento di dismissione che tuttavia non esclude la vendita. “Ma gli otto dipendenti”, ha concluso Mastromauro, “saranno tutelati, non perderanno il posto di lavoro”.
Oltre 2milioni e 200mila euro di utili in 10 anni, un numero di utenti gas che è quasi raddoppiato (oggi sfiora le 15mila unità), un servizio di fornitura luce decollato a settembre e che conta già un migliaio di utenti, prezzi competitivi e vantaggiosi rispetto ad altre società di fornitura di servizi di questo genere. E poi 8 dipendenti stabili, 20 addetti nel settore commerciale, 4 legali che si occupano del recupero crediti che ha una bassa percentuale di sofferenze.
Questi i numeri della Julia Servizi, una realtà consolidata della partecipata del Comune di Giulianova e che opera ormai su tutto il territorio provinciale. Il rischio che la società possa essere dismessa sulla base delle indicazioni che arrivano dalla Legge Cottarelli è concreto. Ma l’amministratore unico, Simona Conte, preferisce non pensare in negativo.
“Io sono convinta che il Comune”, ha dichiarato, “farà di tutto per mantenere una società che garantisce utili e offre un servizio, anche sociale, ai cittadini”. L’ostacolo è il fatto che si tratti di una società commerciale. La Julia Servizi svolge anche un ruolo sociale per una serie di servizi che mette a disposizione degli utenti, ma anche per il fatto di aver donato alla città un parco attrezzato, nel quartiere Annunziata. Tra l’altro per agevolare gli utenti la società sta per emettere una nuova fatturazione, con colori che indicano le varie forniture di gas, luce ed energia per facilitare l’individuazione della bolletta.
Quindi questi aspetti potrebbero far propendere per la conservazione della società e non per la sua cessione. La Cottarelli non impone tuttavia l’obbligo di vendita che rappresenterebbe peraltro un motivo per deprezzare il valore delle società partecipate. E non vi è neppure alcuna penale se un Ente decidesse di mantenere la partecipata. Ma bisognerà aspettare il 31 marzo prima di conoscere la posizione definitiva del Comune di Giulianova E il futuro della Julia Servizi.